Tutti quelli che hanno aperto un account su LinkedIn vogliono principalmente una cosa: visite sul proprio profilo da parte di aziende e professionisti nel settore in cui si opera e in cui si vuole lavorare.
Sia che siate lavoratori autonomi o in cerca di lavoro ogni visita sul vostro profilo si trasforma in una piccola opportunità per farvi vedere e contattare per ottenere proposte di lavoro, ma anche solo un nuovo collegamento per ampliare il vostro indispensabile network.
Chi ha visitato il profilo LinkedIn?
Recentemente la piattaforma ha sviluppato una reportistica adeguata nel campo che contraddistingue questo “social network” rispetto agli altri: le visite al profilo. LinkedIn è l’unico che permette di vedere chi è passato a leggere, è inutile ribadirlo ma questo è uno dei punti di forza su cui si regge.
Sapendo chi visita il nostro profilo possiamo:
- Capire se stiamo comunicando ai professionisti e alle aziende più giuste
- Collegarci e ampliare la nostra rete. Chi ha visitato il profilo di fatto ci conosce e se gli inviassimo la richiesta di collegamento difficilmente la rimbalzerebbe
- Adottare una strategia giusta di posizionamento. Con le nuove statistiche abbiamo un sacco di dati con cui orientarci per completare il profilo e migliorare le parole chiave con cui veniamo trovati
Ad esempio, queste sono le visite al mio account ( http://it.linkedin.com/in/skande/ ) negli ultimi 90 giorni, in cui si evince che la maggioranza di chi visita il profilo sono giornalisti, social media e marketing specialist, provenienti dai settori della pubblicità e dell’advertising.
Nello screenshot non lo vedete ma passando sopra con il mouse su “other” è visualizzabile ulteriori dati riguardanti chi ci ha visitato.
E’ possibile vedere la provenienza di chi ci trova, anche questo dato è interessante per capire come migliorare il profilo.
Nel mio caso, ma penso sia abbastanza comune, Milano è quella più vivace ma anche Roma, Bologna e Torino.
Come sono arrivati a noi? Questa è la domanda fondamentale, ci hanno trovato, ma come l’hanno fatto? A questa risposta risponde la tab con le provenienze e cosa hanno cercato per trovarci.
Oltre a questi dati LinkedIn finisce anche con i consigli su azioni che potremo intraprendere per aumentare la nostra visibilità, alcune le ho trovate strane e poco attinenti e non capisco a cosa servano realmente.
Quelli che ancora non vedono queste statistiche le possono comunque visualizzare setando la lingua in inglese.
Come per i siti web, i dati di ingresso e chi ci ha visitato aiutano a migliorare il posizionamento e la capacità di attirare nuovi utenti e possibilità lavorative, questo passo necessario da parte della piattaforma aiuta moltissimo in tal senso.
Ciao Riccardo,
bell’articolo. Ti volevo chiedere se queste statistiche sono accessibili solo a chi ha il profilo premium ho anche a chi ha un account base? Io ho un account base e non trovo questa sezione, mi puoi dare qualche ulteriore indicazione?
Grazie.
Simone
Io non ho un profilo premium, l’ho solo settato in inglese
E’ una nuova visualizzazione che èattiva da poco per gli account free… Di solito chi ce l’ha ha ricevuto una mail, non tutti purtroppo abbiamo questa nuova grafica di Who Viewed Your Profile… Aspettiamo…
Qui un articolo ufficiale: http://blog.linkedin.com/2014/02/24/making-it-easier-to-manage-your-professional-identity-on-linkedin/
Ciao riccardo, volevo sapere se con il termine “settare” la lingua inglese si intende creare di nuovo il profilo in inglese.
Grazie
@Tommaso, impostare la lingua del tuo profilo in inglese ;)
Ottimo, questa si che è una bella notizia!
Anche se confermo che non tutti quelli che hanno la lingua inglese settata possono già accedere alle analytics (tipo io, me e me stesso). Attendiamo le buone nuove da Linkedin
Ciao Riccardo, io ho messo la lingua in inglese ma ugualmente non mi appaiono queste statistiche… sai per caso quale potrebbe essere il problema?
Grazie mille
E’ probabile che sia ancora sperimentale e che debba essere implementato in tutti i server, non ti rimane che attendere!