Se c’è un ritorno dell’investimento, nelle operazioni di visibilità con i social network, è una delle domande classiche che un imprenditore fa a chi li propone come canali di promozione. Shopify, uno dei migliori servizi per la creazione di e-commerce al mondo con ben 70.000 clienti, ha realizzato un’analisi attraverso la documentazione in loro possesso. Generando un’infografica grazie all’analisi di 37 milioni di pagine raggiunte attraverso i social media, in cui sono stati registrati 529 mila ordini. Una media di un ordine ogni 70 visite sul prodotto.
I dati indicano che Facebook è la piattaforma da cui partono l’85% delle vendite. La sua incidenza è particolarmente evidente nei settori come la fotografia (98%), sport (94%) e gli accessori per animali domestici (94%). Tuttavia, va notata che l’influenza di altri canali sociali come Pinterest (sono statistiche composte da e-commerce made in Usa), in cui è fortissimo nella vendita di oggetti d’antiquariato e da collezione (74%), libri e riviste (29%). YouTube si mette in luce attirando clienti sui prodotti digitali (47%), servizi (36%) e automotive (26%). In coda Twitter, in cui sembra più utile per articoli per la casa e l’ufficio (18%), giardinaggio (13%) e regali (13%).
La capacità dei social media di essere d’aiuto nelle decisioni di acquisto è in aumento. Durante la prima metà del 2013, è stato osservato un aumento del 17,8% dei profitti riconducibili al traffico web generato dai social network. Questi utenti sono anche più attivi e predisposti rispetto a chi non li utilizza. Una recente ricerca di Nielsen indica che il 70% di loro acquista online, ben 12% in più rispetto all’utente medio di Internet.
Molte aziende stanno prendendo confidenza con gli adv di facebook che creano in autonomia e questo si vede in termini di aumento del fatturato. Ovviamente queste promozioni funzionano solo che le pagine di atterraggio sapranno essere veramente coinvolgenti, rassicuranti e il prezzo in linea con le aspettative del cliente. Il web marketing non si limita alla creazione di un post sponsorizzato.
Io credo che continuare a prendere articoli da oltre oceano e non sondare il proprio mercato sia controproducente, i consumer “italiani” hanno altre abitudini sul web e di conseguenza i dati esposti sul post “l’85% delle vendite parte da Facebook” lascia il tempo che trova, non ve ne faccio una colpa, ma certamente tradurre e postare è più semplice che studiare e valutare, ciò non toglie che facciate un lavoro molto importante su Skande.com.
Tutti i dati vanno presi con la dovuta attenzione. Per “l’85% delle vendite parte da Facebook” significa che nella somma di tutte le vendite generate dai SN l’85% arriva da FB ;)