Ci distinguiamo per lo stile più che per le tecniche di marketing. Le tecniche sono tutte molto simili e gli obiettivi mortalmente noiosi dal punto di vista della ripetizione. La comunicazione ci serve per ottenere vendite, clienti, assunzioni, conversioni, proposte o un pranzo con qualcuno a cui teniamo.
Lo stile, al contrario, è l’unica vera forma di distinzione.
Squeeze page e lead magnet
Su YouTube troverai una lista impressionante di tutorial su come generare vendite attraverso le “squeeze page”. Così alcuni marketer più disinibiti chiamano la pagina in cui offrono, attraverso l’inserimento di una email, un “lead magnet”, ovvero un contenuto attraente che gli interessati possono scambiare per mezzo della cessione di alcune informazioni, la più importante delle quali consiste nell’accesso alla email privata e al permesso di usarla ai fini commerciali.
“La spremitura dei contatti attraverso un irresistibile e magnetico regalo”, potremmo tradurlo in italiano, perché di questo si tratta.
Ci sono molte varianti a questa tecnica secondo cui, per sopperire alla necessaria esigenza di una veloce conversione, si dovrebbero produrre tre o più contenuti (specialmente video, visto il pubblico a cui si rivolgono) prima di tradurre il contatto in vendita.
Il traffico, generalmente prodotto attraverso le promozioni su Facebook e Instagram, raccoglie indirizzi email (o messaggistica), attraverso una landing page contenente un modulo opt-in di iscrizione consensuale. In pratica si tenta di ottenere un accesso diretto a persone in cui aumentare il livello di credibilità attraverso una serie di comunicazioni, propedeutiche a stimolare, in chi le riceve, l’intenzione di acquistare.
Potenzialmente ottime per la vendita di webinar, software o qualsiasi altro prodotto virtuale, diventano quasi indispensabili quando chi le propone non ha saputo crearsi un Brand e il necessario clima di autorevolezza. Da questo “imbuto” (o setaccio) si estrae spesso un pubblico meno preparato e capace di ottenere le stesse informazioni in autonomia, oppure incantate dal miraggio di una promessa eccessiva.
Interessante, ma lo trovo poco aderente al mio stile e allo stile che dovrebbe avere un solido professionista. Non ne discuto l’efficacia, anche se è soggetta a corrosione come ogni tecnica replicabile. Questo processo, costituito da una promozione che parla alla pancia, una chiara landing page, un prelibato contenuto di scambio, un’avvincente successione di mail e una chiusura che faccia leva su urgenza, scarsità e opportunità dal punto di vista dell’efficacia è indiscutibile. Tuttavia, per replicarlo, dovrei derogare al mio stile, che è l’unico punto fermo della mia comunicazione.
Le tecniche sono replicabili, la costruzione di un Brand no
Il motivo per cui non ritengo giusta questa tecnica è ben spiegata da un vero guru del marketing mondiale. Riprendo quello che dice nel video, che ho inserito sotto, Gary Vaynerchuk.
Secondo il famoso imprenditore e marketer dovresti decidere cosa vuoi essere nella vita limitando l’aspetto commerciale; “il motivo per cui sono uno degli oratori più pagati al mondo è perché sono autorevole, non ti chiedo soldi, non vendo qualcosa”, ma tu sei disposto a pagare tanto perché Gary, proprio in virtù di questo distacco è percepito maggiormente affidabile.
“Ti consiglio di non monetizzare il tuo pubblico il più a lungo possibile”, cerca di costruire il tuo Brand, senza uscire dal mercato, perché “essere un Brand paga sempre. Il motivo per cui Tommy Hilfiger e Fila sono tornati a produrre dopo 15 anni non è perché avessero ottime vendite, il motivo è che sono dei Brand. Solo Brand!”
Costruire un posizionamento di Marca su un pubblico è il migliore investimento a lungo termine che tu possa fare. Ed è l’unico modo che hai per difenderti da chi adotta una tecnica di marketing (solo inizialmente) aggressiva.
Questo non significa che tu non possa prendere il meglio dalle tecniche che vedi funzionare e conformarle al tuo stile e al tuo posizionamento. Ma se questo non fosse possibile la decisione più saggia che dovresti prendere consiste nel rimanere saldo sul posizionamento e continuare ad alimentare il clima di fiducia e stile che il tuo pubblico si aspetta da te. Ti fa correre di meno, ma ti porta più lontano e con stile.
Interessante, anzi molto interessante. Viene da dire fai crescere l’albero e raccogline i frutti invece di abbatterlo per fare legna. Certo è necessario un atteggiamento ed una preparazione da maratoneta.
Esatto, serve avere una visione a medio/lungo termine
Mi rassicura questo punto di vista, è stata anche la mia scelta intuitivamente.
Mitica Paola!
Sono d’accordo con questo approccio. Essere riconosciuto “autorevole” dal proprio pubblico, senza dare la sensazione della vendita a tutti i costi, paga sempre. Certo è comunque la la strada lunga e senza garanzia.
C’è poco nel mondo del business che dia una garanzia amica!
Articolo fantastico, che analizza molto bene l’aspetto dello spingere le vendite online, con uno scambio all’utente. Il mio pensiero è che molto spesso, si vende di più quando non si vende. Prendiamo una Consulenza ben fatta che parte da un’analisi dei dati e arrivi a delle soluzioni concrete per un cliente. Se sei stato credibile ed onesto, posizionato ed autorevole, non tratterai mai sul prezzo del tuo prodotto. Alla fine hai venduto, senza dover spingere. My 2 cents
Esattamente così! Puoi lavorare sul far crescere il Brand, ma risulterà una tecnica più lenta. Insopportabile per chi ha bisogno di realizzare subito risultati
Ciao Riccardo, buonissimi spunti per riflettere:
ha senso investire in lunghissime campagne di remarketing o forse avrebbe più utilità investire questa somma per rafforzare la percezione del brand?
La verità sta nel mezzo (penso sempre :-), in qualsiasi caso le attività dovrebbero fare più attenzione al brand, perché è così che si ha una visione più a lungo raggio.
Come dici tu, sono due cose diverse: con il posizionamento ottieni la fiducia, con l’ADV la incassi ;)