Ogni giorno cerchiamo risultati improbabili; lottiamo contro la disattenzione delle persone e contro la fredda analisi degli algoritmi delle piattaforme social. Vorremmo che il nostro contenuto fosse visto da una parte rilevante del seguito che abbiamo ottenuto negli anni, ma sappiamo che non sarà così e che questo fantomatico numero di collegamenti o “follower” altri non sono che un gruppo di persone che – nella maggioranza dei casi – è irraggiungibile a causa dei modelli matematici che regolano la nostra visibilità: così poco incline a ciò che proponiamo.
Questo è il problema per chi cerca di promuoversi online.
Ci sono due modi che puoi utilizzare per smuovere le acque e ottenere visibilità e attenzione.
PRIMO: Tutto gioca contro di te, quindi punta sul volume e la forza bruta. Si tratta di creare un copy seduttivo al limite del lecito o dell’etico e pagare pesantemente le piattaforme in modo che questo messaggio venga visualizzato dal maggior numero di persone possibili.
Si tratta di interrompere le persone, di arrivare dove non si aspettano e di combattere il rumore della concorrenza con il tuo rumore. Questa è la tua reazione ad un mondo ingiusto che non ti offre la possibilità di emergere. Si tratta di infilare il tuo piede nella porta.
SECONDO: Investi tempo in ogni singola relazione, ottieni i suoi riferimenti diretti e diventa un amico. Compila una lista maniacale di persone che stimi e che ti stima, che ti assomiglia e che può offrirti possibilità o a cui tu puoi essere molto utile.
Questo – non lo nascondo – è un lavoro meticoloso; ogni relazione, ogni messaggio e ogni attenzione deve essere ponderata e amorevolmente curata.
Crea una rilevanza inimitabile nel tuo possibile cliente o contatto, niente che possa essere scalzato da un post di un influencer su Instagram.
Non promuoverti, falli sentire amati e coccolati. Loro hanno il problema e tu hai la soluzione, sii naturale.
I rapporti personali diretti e fiduciari vincono su qualsiasi algoritmo della news feed; l’attenzione, la cura e l’amore che metti in ogni singola conversazione o relazione non troverà concorrenti in qualsiasi social o risultato di un motore di ricerca.
Queste sono le uniche due strade che hai a disposizione, a te la scelta.
Il fatto è che le persone non amano le interruzioni, online come altrove. Le scansano, com’è giusto che sia. Non a caso Seth Godin propose diversi anni fa il Permission Marketing, antesignano un po’ della Brand Advocacy. Per fortuna gli esseri umani s’innamorano ancora dei Brand, a qualunque livello. Perciò io la vedo difficile per la prima strada. Non che la seconda sia priva di ostacoli e difficoltà, come accade in ogni relazione umana. Però è sempre più necessaria. D’altronde non risente di crisi, di sparizione di un qualche social, ecc. Se io ti conosco, ho fiducia di te, sono soddisfatto ti seguo un po’ ovunque o quantomeno in quegli spazi comuni che entrambi frequentiamo. In essi posso stabilire delle relazioni anche con coloro che non sono clienti e che un giorno lo diventeranno o forse no. Però mi sono misurato, ho apportato contributi e valore, ho fatto intravedere delle possibilità e ho raccontato delle storie. Come si faceva in piazza un tempo…
Queste sono parole sante amico mio! Bravissimo
Cosa aggiungere? D’accordissimo con te, amo questo secondo modo di raggiungere i lettori.
Grazie Laura!