Qualsiasi cosa pubblichi, che siano poche righe su Facebook, un post sul Blog o un eBook, devi sempre tenere presente che tutto gira attorno all’interesse del lettore, anche quando parli di te stesso.
Questa è la lezione più grande che devi apprendere se vuoi scrivere per vendere, una lezione che i grandi scrittori, copywriter e pubblicitari hanno imparato bene durante la loro lunga gavetta. Una lezione dura da accettare: non ti ascoltano se non ne traggono un vantaggio, piccolo o grande che sia.
I vantaggi sono più importanti delle informazioni. Spesso noto nei comunicati stampa, o nelle pubblicazioni online di molte aziende, che viene dato risalto alla storia dell’azienda, alle caratteristiche del prodotto o ai successi passati. Queste informazioni possono diventare una fonte di attrazione o sono in grado di trattenere il lettore solo se quest’ultimo, leggendole, immagina di averne un immediato beneficio. Quindi è più utile dire “rispondiamo alle necessità dei nostri clienti in meno di tre squilli”, che “la nostra azienda è leader del settore è presente in 40 nazioni…”. Nel primo caso il cliente sarà confortato sulla eventuale assistenza post vendita.
Arrivare alla “pancia” del lettore/cliente è il tuo obiettivo. Se parli di te, senza indicare i vantaggi per chi legge, rischi di perdere un lettore o una vendita.
Hai un obiettivo primario
Il punto centrale di un contenuto di successo è riposto nel comprendere i desideri del proprio pubblico. Molti pensano, erroneamente, che i loro bisogni siano i bisogni dei loro lettori, oppure di avere la capacità di generare nuovi bisogni solo grazie alla loro scrittura. Non è così che funziona.
“Andiamo al nocciolo della questione. Il potere e la forza consistono nell’enorme bisogno di possedere. Questo è ciò che fa funzionare la pubblicità, quindi viene dal mercato stesso e non da chi scrive il copy.
Eugene Schwartz
Il copy da solo non può generare il desiderio di un prodotto. Può solo raccogliere le speranze, i sogni, le paure e i desideri che già risiedono nel cuore di milioni di persone e indirizzarli verso un particolare obiettivo o prodotto.
Questo è il compito del copywriter: non creare un desiderio di massa, ma canalizzarlo e dirigerlo attraverso la scrittura”
Come dice Eugene, le persone sono attirate e persuase da quello verso cui hanno già maturato una forte convinzione, la leva per trascinarli è collegarsi proprio a questa loro certezza.
Tutto passa attraverso la comprensione
Puoi competere con i tuoi concorrenti attraverso la tua capacità di sintesi, cercando di rendere semplice e accessibile ogni concetto, anche il più complesso. Questo non ti semplificherà il lavoro; noterai che è molto più difficile semplificare che inondare di parole ogni tua idea o informazione.
Meno tempo impiegheranno i tuoi lettori, o potenziali clienti, a comprendere il messaggio, più otterrai la loro totale attenzione. Quindi la scrittura efficace è l’arte di ridurre all’essenziale.
“Tutti gli elementi di una pubblicità sono progettati principalmente per fare una e una sola cosa: farti leggere la prima frase del copy”
Joseph Sugarman
Le persone sono distratte e poco attente: se non le catturi riga per riga non otterrai la loro reale attenzione.
Non sarai tu a far cambiare idea a chi ti osserva, il massimo che puoi sperare di ottenere da loro è convincerli che hai la soluzione a ciò che desiderano, che puoi ridurre le loro sofferenze o confermare ciò che credono con maggiore forza.
“Le persone faranno qualsiasi cosa per coloro che incoraggiano i loro sogni, giustificano i loro fallimenti, attenuano le loro paure, confermano i loro sospetti o che li aiutano a lanciare pietre contro i loro nemici”
Blair Warren
Gli individui sono già persuasi, non compete a te farlo. A te compete solo trovarli e accompagnali verso i tuoi e i loro obiettivi.
Grazie! I Suoi articoli sono sempre di gran valore.
Grazie Maria Stella!
Gli individui sono già persuasi, non compete a te farlo. A te compete solo trovarli e accompagnali verso i tuoi e i loro obiettivi.
Il nostro universo di successi e fallimenti racchiuso nella parola “solo”. Focus confortante e inquietante allo stesso tempo. :-) Grazie Riccardo
Infatti può essere utilizzato anche nei modi più devastanti, come spesso accade nella comunicazione politica
E’ sempre un piacere leggerti . Poche righe che mi danno ispirazione .
Grazie Riccardo!
Sono tendenzialmente in linea con il post, ma ho un dubbio: come faccio a vendere un prodotto che potrebbe servire ad una persona che … non sa di volerlo o di averne bisogno? Mi spiego meglio, metti caso che uno venda consulenze: potresti non sapere che il tuo sito ha bisogno di un restyling, di attività SEO o di canalizzare meglio il funnel. In questi casi devi ribaltare completamente l’assunto o vale lo stesso questo discorso? Se gli individui sono già persuasi, è chiaro che a quel punto non ha senso “scrivere per vendere” alcuni servizi come quelli che ho citato. Spero sia chiaro, e grazie dello spazio concessomi
Grazie, questa è una domanda a dir poco deliziosa, Salvatore.
I tuoi papabili clienti non sono affatto persuasi che il loro sito sia da cambiare/aggiustare e spendere altri soldi. I tuoi papabili clienti sono persuasissimi dal fatto che non stanno guadagnando come dovrebbero col loro sito. Con la seconda leva hai molte più probabilità :D
Buon giorno Riccardo.
Grazie per l’articolo, molto interessante.
Come scriveva Laura qualche commento sopra, le ultime tue righe sono davvero importanti e restituiscono anche il giusto messaggio di Responsabilità che dobbiamo sempre mettere in ogni cosa che facciamo.
Grazie ancora. Ciao.
Grazie a te Simone!
Sempre di grande ispirazione.
D’altronde quando in docenza tratto il Personal Branding nelle mie slide ho ripetutamente frasi tue (con indicazione del tuo nome) e prodotti (libri o brochure) tue :-)
Grazie amico mio, ne sono onoratissimo!
Grazie, Riccardo. Studiando i vari contenuti su Facebook ho notato che alcuni utilizzando una struttura ben precisa: prima identificano la situazione negativa, poi i sentimenti che questa genera e il risultato nella vita, poi la smentita, poi il focus sull’azione di cambiamento per modificare la realtà e la call to action (di solito sempre chiamata “call di svolta da 30 minuti”). Tu cosa pensi al riguardo? Pare che molti vendano così attraverso i profili personali e a me ricorda molto i posta “alla Juice Plus” per intenderci….
Esistono delle strutture vincenti nella composizione del post oltre al copy nudo e crudo?
Grazie
Ciao Carolina, è un percorso vecchio come la notte dei tempi. Il viaggio dell’eroe, parte dalle difficoltà per arrivare al successo. È la storia più vecchia del mondo, ma sempre efficace
Ciao Riccardo, sono un tuo lettore da poco. Potrei direi “purtroppo, peccato non averti scoperto prima”, invece dico “wow, che fonte d’ispirazione per il presente ed il futuro”. Credo che i tuoi spunti siano veramente ad effetto, brevi ma efficaci. ‘Skande’ è sicuramente da salvare tra i “preferiti” :)
Ma grazie Claudio, ne sono molto onorato!