Molti mi hanno chiesto come riesco a scrivere ogni giorno un post o come ho fatto a pubblicare cinque libri in sei anni. Alcuni pensano che il mio tempo sia infinito o che io scriva di notte, visto che durante il giorno lavoro e in certi periodi anche molto intensamente. Altri credono che io abbia una mente fervida di idee o un innato talento da scrittore.
In realtà, l’unica tecnica che ho trovato per scrivere molto è l’organizzazione, ma non quella che descrivono alcuni manuali rispetto al tempo da ritagliarsi, alla riduzione delle distrazioni o alcuni rituali propedeutici alla scrittura. Tutte cose giustissime che hanno alla base un enorme problema: “Ora che sono rilassato, ho tempo e sono libero dalle distrazioni cosa scrivo?”
Cosa scrivi?
Questo è il problema. Potresti scrivere in una sala d’aspetto di una stazione o mentre mangi un tramezzino in pausa pranzo. Ho notato che anche in presenza delle condizioni ideali, ma in mancanza dell’unico elemento che ti aiuta a scrivere un post, corto o lungo che sia, questa pace e serenità non serviranno a nulla, anzi ti renderanno comunque nervoso e poco produttivo.
Ho notato che ci metto 15 minuti a scrivere un post di 400/500 parole, tuttavia questo avviene solo quando so cosa scrivere, ovvero quando ho un’idea che reputo interessante o che mi stimola una riflessione.
Mi sono quindi procurato un contenitore di idee. Non sono mie idee. Sono stimoli, domande, cose lette su libri o altri Blog, relativi ad argomenti che ritengo degni di essere trattati sul mio blog, sui miei canali social o nei miei libri.
Se vogliamo chiamarlo “il mio segreto” è tutto basato sul contenitore; uso una famosa app per prendere appunti che posso aprire e sincronizzare da qualsiasi PC o smartphone. A volte mi fermo in mezzo alla strada per scrivere l’embrione dell’idea, più spesso mi viene leggendo contenuti e commenti, in questo caso ne prendo nota sul PC dell’ufficio.
Scrivere ogni giorno. Come funziona?
In pratica qualche giorno fa su LinkedIn qualcuno mi ha scritto in un commento: “Dove trovi tutte queste idee?”. Ho risposto rapidamente al commento, ma immediatamente dopo ho scritto nel mio “contenitore di idee”:
“le persone credono che i contenuti scendano per una sorta di potere divino o che io sia “illuminato”, in realtà questi non conoscono il mio schema.”
Poi ieri ho visto nel mio contenitore di idee questo appunto e ho riflettuto; “posso svelare al mondo il mio essere normale dicendo che rubo embrioni di idee, le confeziono in modo carino e le spargo come se fossero opera mia”. Quindi ho trovato il titolo, non parto mai senza, che rappresenta esattamente quello che faccio in qualsiasi ora della giornata.
- Ascolta
Tutto può scatenare un contenuto, una domanda fatta a una lezione, mentre leggo un post, mentre guardo la TV o cammino per strada. - Trasforma
L’idea è spesso banale, cosa la rende unica? La mia esperienza e il mio modo di raccontarla. Se trovo il modo giusto di renderla accattivante lo appunto nel mio “contenitore”. Sono due o tre righe scritte sul telefono, non immaginarti chissà quali trasformazioni. - Salva
Ho notato che potrei scrivere subito l’articolo, ma che rendo meglio se ripesco questa suggestione dopo qualche giorno o dopo un mese, perché nel frattempo magari ho cambiato idea, prospettiva oppure ho trovato ulteriori argomenti. Sono talmente tanti gli appunti che spesso ne unisco due, perché sono complementari e sinergici.
Ieri non sapevo cosa scrivere, ho aperto Evernote e ho letto: “le persone credono che i contenuti scendano per una sorta di potere divino o che io sia “illuminato”, in realtà questi non conoscono il mio schema. Un bel titolo potrebbe essere: Ascolta, trasforma e salva”
Come accade sempre, oggi ho pubblicato l’articolo che hai appena letto.
Da qualche tempo faccio anche io così, e in effetti tra quello che leggo, sento in giro o che semplicemente mi ritrovo sotto gli occhi gli appunti non finiscono mai, ammetto che ho un problema con l’iniziare , non a scrivere ma proprio a prendere il pc, accenderlo, ecc sembra strano ma è l’unica cosa che mi fa rimandare, di pochi minuti però, alla fine almeno una cosa al giorno la scrivo, non è detto che la pubblichi subito però c’è l’ho, è pronta e non mi sono scervellata per scriverla.
Ciao Francesca, il mio problema è spegnerlo il PC :D
Prova con le note del telefono, ce lo hai sempre in mano, magari lo trovi più semplice e immediato.
Ciao Riccardo,
hai proprio ragione. Ho scritto anch’io dell’importanza del saper cogliere l’embrione di un’idea qualche giorno fa nel mio piccolo blogghicino. Anche Rudy gli dedica spazio in uno dei suoi libri.
Credo che la mancanza d’ispirazione non debba essere una scusa per non creare un contenuto. Spesso è solo un’altra faccia della procrastinazione. A volte basta davvero solo una parola per scatenare una riflessione e, come scrivi, ci devi mettere dentro te stesso.
Grazie ancora e a presto.
L’idea è il 90% del contenuto, il resto viene automatico. Le prime volte sarà più difficile per la nostra poca dimestichezza a scrivere, ma col tempo tutto si fa fluido. Ciò che non è mai fluido è ottenere l’idea, questa è una macchina per creare idee
Ciao Riccardo,
ti seguo, ti ammiro e cerco di leggere tutti i tuoi post perché sono interessanti e spesso stimolo per ulteriori sviluppi. Questo schema, di cui ci hai fatto partecipi, è funzionale e assolutamente condivisibile; mi permetto solo di aggiungere che oltre agli spunti, parole, immagini, frasi da mettere nel famoso contenitore ci deve essere anche una sana preparazione alle spalle, una cultura di fondo (nel senso che va in profondità) che ti permette di scrivere, in scioltezza, gli inglesi direbbero “fluently”, su ogni argomento, aggiungendo anche il tuo personale punto di vista.
In sostanza: complimenti sia per il contenitore che per la creazione di contenuti successivamente ;)
Hai ragione, dobbiamo imparare a scrivere con eleganza ed efficacia. Io sto studiando da qualche annetto su questo fronte e qualche risultato si vede
Buongiorno Riccardo il vero salto lo si fa con il cambio di mentalità. Abituarsi a pensare, muoversi, lavorare tenendo attiva la mente, abituandosi a vedere le cose nell’ottica di scrivere, comunicare qualcosa di utile e credo che tu in questo sia davvero molto molto bravo. Per me sei un’ispirazione
Tutta pratica e organizzazione, nessun talento amico mio!
Grazie Riccardo, sei ogni giorno fonte di ispirazione, ho letto molti dei tuoi libri Ho la mente aperta e sempre pronta a mettersi in gioco , nonostante l’età, sono un vulcano di idee ma il tutto si ferma lì, non sono in grado di trasformarle e renderle pratiche. È questa la fonte della mia frustrazione che spesso mi fa arretrare e mi spinge alla resa. Come posso fare quel salto di qualità?
p.s. di che app si tratta quando accenni al tuo contenitore di idee?
Un abbraccio
Barbara
Uso Evernote, ma va bene anche Keep (Android) o Note (iOS)
Va bene anche un taccuino cartaceo eh
Bella questa tecnica. Ma davvero peschi anche dopo tempo le idee? Non c’è il rischio che nel frattempo scadano o perdano di interesse?
Succede eccome, spesso rileggendole penso: “che idea stupida, la cancello”. Ma sono così tante che la maggior parte è utilizzabile anche a distanza