Tanti ci provano, tuttavia la motivazione non è qualcosa che puoi elargire tu, ma è un comportamento che devi stimolare nella persona che hai di fronte o che ti legge online. Nicolas Guéguen, professore di psicologia sociale, qualche anno fa ha eseguito una serie di interessanti test per scoprire cosa sia più utile per influenzare le persone e auto motivarle a compiere un’azione.
Nel corso della sua ricerca ha contattato 640 persone per strada in Francia e ha chiesto loro di fare una donazione per un ospedale pediatrico attraverso due distinte modalità.
Nella prima, motivante, ha incalzato direttamente le persone a sostenere un ente di beneficenza dicendo: “Probabilmente sei interessato a sostenere le organizzazioni per bambini con problemi di salute. Mi chiedo se potresti aiutarci facendo una donazione”, a questa domanda hanno risposto il 25% delle persone a cui il professore si è rivolto.
Nella seconda modalità, in cui ha sostituito le parole “sei interessato” con “probabilmente rifiuterai” all’inizio della richiesta, il tasso di adesione è balzato al 39%.
Non solo, anche l’importo che i sostenitori hanno donato all’ente di beneficenza è aumentato.
Reattanza, un meccanismo di difesa
Questo è un fenomeno noto come “reattanza” ovvero la resistenza psicologica a non eseguire ordini che provengono da altri. Ti sarai sicuramente accorto che, a fronte dell’insistenza di qualcuno, anche tu hai alzato le barriere difensive senza che ce ne fosse un reale motivo.
Non sono uno psicologo, tuttavia ho letto con interesse i risultati della ricerca trovando alcuni punti di contatto con l’attività di consulenza online che da qualche mese svolgo.
Devi sapere che, prima di accettare un cliente, faccio una breve telefonata in cui cerco di comprendere chi è, le sue potenzialità e i suoi obiettivi. Poi decido se sono la persona di cui ha bisogno, se condivido le sue scelte e se ritengo l’obiettivo accettabile e perseguibile. Capita abbastanza spesso che non mi ritenga il professionista giusto e lo comunico a chi mi aveva chiesto un preventivo. Alcuni di questi, di fronte al mio rifiuto, non si rassegnano e devo insistere per far loro accettare l’idea che non sono utile. La cosa curiosa è che accade anche il contrario. Ci sono professionisti in cui vedo talento, qualità, potenzialità con i quali mi stimolerebbe lavorare che svaniscono dopo qualche mail.
La stessa cosa mi accadeva quando sviluppavo siti web: cercavo di indirizzare verso la concorrenza clienti che mi proponevanno progetti che non mi convincevano e a cui non volevo lavorare. Anche in quel caso, più esortavo il cliente a rivolgersi ad altri e più si attaccava a me.
Insomma, la morale e che se vuoi ottenere un cliente non lo devi sedurre: se lo lasci volare libero si seduce da solo.
Ciao Riccardo, mi trovi d’accordo con la frase “Se lo lasci volare libero si seduce da solo”.
Sono pienamente d’accordo.
Viviamo in una realtà in cui tutti cercano di convincerci a comprare, a vedere, a mettere like, a seguire.
Alla fine queste richieste risultano noiose, le abbiamo sentite così tante volte che ormai perdono di senso e significato.
Che una persona me lo dica o meno io dentro di me so già se la seguirò oppure no.
Non seguo qualcuno solo perché me lo richiede (vedi esempio YouTube – iscriviti al Canale).
Lo seguo perché – non seguirlo – sarebbe una perdita. Questa è la mia “filosofia”.
Se non seguo quella determinata persona, sento che potrei perdermi qualcosa di davvero interessante.
Questo è quanto.
Giusi Orlando
Grazie Giusi! Gentilissima, amica
E quindi ora io faccio un post, che pubblicizzo anche sui social, in cui esorto i miei potenziali clienti a non acquistare il plotter che risolve i loro problemi e prendere quello che costa di meno. Vediamo come va. Grazie Riccardo…
Voglio assolutamente sapere come va a finire! :D
Riccardo, il post è interessante.
Io sono una consulente di fundraising e quindi, ti ringrazio soprattutto per la prima parte del tuo post.
dal mio punto di vista è molto interessante. Voglio condividere quanto hai scritto con i colleghi.
Grazie Elisabetta, condividilo con chi vuoi amica!
Caro Riccardo,
qualcosa di simile non accade forse anche in amore? Desiderare chi non ci fa la corte e snobbare chi si sdilinquisce ai nostri piedi.
Un caro saluto.
Stefano
In amore vince chi fugge. Forse si può applicare in parte anche nella comunicazione :D
Se sei padre è all’ordine del giorno