Interessante l’articolo di eMarketer di qualche giorno fa, in cui si stabilisce che siamo definitivamente entrati nell’era del Real-Time Marketing e quindi serve, di conseguenza, un’accelerazione del processo creativo.
Alcune aziende comunicano improvvisando iniziative in tempo reale durante eventi come il Super Bowl, Oscar e altre manifestazioni di grande interesse, con risultati di tutto rispetto. Nei dati riportati da un sondaggio di Golin Harris, una buona parte delle persone intervistate ritiene che questo nuovo modello di promozione piace ed è gradito.
Secondo il rapporto i consumatori hanno espresso sentimenti positivi verso il marchio, dopo una esposizione pubblicità in tempo reale. Non mi dilungo con le menate in cui la maggioranza sarebbe disposta ad acquistare dopo aver letto un tweet postato durante il SuperBowl, ecc. Le potrete leggere direttamente sul sito.
Si tratta di avere un approccio creativo che ci permette di operare in tempo reale
ha detto Bonin Bough di Mondelez. Il problema con i grossi clienti e che spesso l’idea del progetto è presentata in riunioni e interminabili presentazioni, dopo aver incassato l’approvazione da tutti i reparti, l’idea verrà attuata. Questo metodo decisionale mal di addice ai tempi del web e del Real-Time Marketing, in cui l’azione è veloce e repentina per poter approfittare del momento irripetibile. Un ottimo esempio è la famosa azienda dei biscotti Oreo, talmente veloci e preparati da approfittare di un breve blackout nell’ultima edizione del Super Bowl per postare questo geniale tweet che gli sono valsi oltre 16 mila retweet. Questa libertà d’azione è anche molto pericolosa se il Social Media Manager è uno sprovveduto potrebbe fare gaffe e danneggiare l’immagine aziendale (sono molti gli esempi).
E qua si ritorna al valore umano, le persone e la loro cultura e creatività sono fondamentali e possono fare la differenza. Ecco la dote imprescindibile per essere un buon community manager e gestore di account aziendali.
eMarketer riassume che le tecniche per soddisfare le nuove esigenze dei consumatori sono sempre più esigenti e devono essere portate a livelli superiori di flessibilità, fiducia e audacia.
Buongiorno,
mi nasce una riflessione: la neccessità di una comunicazione sempre più in real time (non penso solo ai social ma anche ad offerte e messagi attraverso la geolocalizzazione che possono mutare a seconda del giorno/orario/target, ecc.) non rischia di rendere obsolete le classiche agenzie di comunicazione esterne? Le aziende (e non solo quelle grandi) non dovrebbero puntare maggiormente a sviluppare un reaparto comunicazione e creativo al loro interno in modo da poter operare con costanza, continuità e in real time? Purtroppo temo che, per motivi di budget, molte delle piccole medie imprese continueranno ad affidarsi sporadicamente ad agenzie esterne per singoli progetti, perdendo così l’opportunità di sfruttare questo tipo di comunicazione o (peggio) realizzandolo in modo non professionale e “amatoriale”.