L’anno vecchio è appena finito e chi è a caccia delle nuove tendenze per il 2014 troverà, nell’articolo di The Next Web, la mini intervista a dodici imprenditori di startup di successo in cui espongono la loro visione sul futuro del marketing online. Ne riporto alcuni dei più interessanti.
Il primo, Trevor Sumner di LocalVox parte a bomba da Google+ affermando che è su questo che si gestirà il futuro del posizionamento nelle ricerche online. Gli esperti di Google+ e quelli che hanno maggiore successo su questa piattaforma faranno la differenza nel creare contenuti di impatto nei risultati del motore di ricerca. Proprio come afferma John Hall di Influence & Co. “La creazione di contenuti sta diventando una parte vitale del successo di un’azienda in crescita. Fondatori, dirigenti e decision maker non hanno il tempo di creare costantemente contenuti di qualità e quindi distribuirli correttamente”. Sarah Ware di Markerly aggiunge che: “Qualsiasi azienda lungimirante comprende il ROI di questi ruoli e dovrebbe riallocare parte del budget destinato alla pubblicità tradizionale nella creazione e distribuzione di contenuti.”
Quindi contenuti e capacità di diffonderli alla base del web marketing. Google+ per mesi snobbata da molti, ad un tratto, è diventata la piattaforma più corteggiata. Sia da chi si occupa di Social Media Marketing e Content Marketing e sia da chi si occupa di SEO.
Ci saranno manager disposti ad ascoltare? Speriamo di si :-)
L’era di internet sta contribuendo a creare una società sempre più colta ed esigente in fatto di contenuti! Meno male!!! Benvenuto anche a Google + !!!
Credo che oltre alla qualità sarà anche la professionalità, la creatività e l’innovazione a fare la differenza. Google + sarà un Social da sfruttare alla grande in questa direzione.
Un dubbio però mi viene: se in Italia la maggior parte delle imprese non ha ancora capito non dico tanto il valore del content marketing in generale, ma neanche come gestire una pagina Facebook in modo decente… figuriamoci su Google+! Assisteremo al solito fai-da-te raffazzonato, o sarà la volta buona che il piccolo e medio imprenditore deciderà di rivolgersi a dei professionisti seri? Staremo a vedere!
Ci vuole più formazione per le aziende che vogliono essere social a tutti i costi, senza sapere effettivamente come cogliere le potenzialità del web 3.0