A volte trovo degli articoli confezionati in modo geniale, oltre ad essere interessanti anche dal punto di vista contenutistico, è il caso di: “L’emivita di un tweet è di un miliardo di volte più breve di quella di una particella di carbonio 14“. Geniale!
Sul blog di Wisemetrics sono stati analizzati post su Facebook e Twitter e i loro relativi tempi di decadimento, nulla di particolarmente nuovo sul fronte dei dati e che vedono trionfare la maggiore longevità dei post di Facebook rispetto a quelli della rete di microblogging.
Risultati principali sono:
- Il decadimento di un tweet è di 24 minuti rispetto i 90 minuti di un post su Facebook.
- Su Facebook si raggiunge il 75% del potenziale coinvolgimento in 5 ore. Un tweet mediamente lo raggiunge in meno di 3 ore.
- Un post su Twitter inizia a coinvolgere molto più velocemente di Facebook
- Meno del 10% della RT avviene il giorno successivo.
Molti di voi potrebbero obiettare che il loro tweet dopo pochi minuti scompare e non ha nessun tipo di riscontro, infatti se tracciamo il link incluso nel post con Bitly noteremo che dopo pochi minuti nessuno clicca il link. L’analisi ha preso in considerazione solo tweet con almeno 10 retweet, perché secondo i ricercatori, con meno ricondivisioni i dati sarebbero stati troppo instabili e difficilmente misurabili.
Lo studio è stato ispirato da una precedente analisi realizzata da webershandwick in cui si è constatato che metà dei click totali di un link, all’interno di un tweet, vengono realizzati nei primi quattro minuti da quando il tweet è stato postato.
In pratica, se i tweet hanno una vita di 4 minuti e creano il loro massimo coinvolgimento in 24 minuti (se realizzano almeno 10 retweet) possiamo stimare che non romperemo le scatole al nostro seguito se posteremo la stessa cosa 4/5 volte durante la giornata.
Ottimo post, utile!