Il fine del marketing online non è acquisire un cliente, un follower o un’interazione, bensì riuscire a conquistarli attraverso uno scambio di “valore” – parola abusata, spesso vuota se non comprendi cosa significa per chi sta dall’altra parte dello schermo.
Se non riesci a infondere rassicurazione, senso di appartenenza o sincera connessione, otterrai il contatto estemporaneo di qualcuno che ti sta usando, così come fai tu con lui.
Negli ultimi mesi ho fatto eseguire dei lavori in casa. Ho coinvolto muratori, elettricisti e imbianchini. Ho chiesto svariati preventivi e non mi è mai capitato di ricevere un’offerta economica prima di quindici giorni, in alcuni casi l’ho ottenuta addirittura dopo due mesi. Questo è un chiaro segnale di un mercato ricco, in cui la domanda è superiore all’offerta, dove le aziende possono permettersi di gestire in modo freddo o superficiale il rapporto con i possibili clienti. Insomma, per loro un oceano blu ricco di pesci.
Se però non hai la fortuna di operare in regime di scarsità di offerta, quello che proponi al mercato deve riuscire a trasmettere emozione, attenzione e una sentita vicinanza al tuo cliente. Ma questo richiede tempo e cura, due fattori che un’azienda o un professionista crede di non poterselo permettere, poiché deve far fronte a una concorrenza spietata.
La storia ci insegna che tutto ha un inizio e una fine: quello che oggi è un oceano blu, domani potrebbe diventare rosso, asciugarsi oppure essere più affollato di competitor che di clienti.
Ti restano solo due possibilità per avere sempre acque profonde piene di pesci: navigare verso nuovi lidi anticipando il mercato, oppure aumentare il valore di ciò che offri, cercando di capire cosa questo significa per il tuo interlocutore.