Raccontare significa creare una connessione basata su autenticità, passione e valori etici, perché la narrazione di Brand è in grado di trasmettere ciò che i tuoi clienti o i lettori vogliono sapere di te.
È importante saper raccontare in modo adeguato la propria esperienza, in modo chiaro e avvincente le informazioni. Ti invito quindi, prima di iniziare, a porti qualche utile domanda.
Chi sono?
Quando una persona è alla ricerca di un prodotto o servizio per soddisfare una sua esigenza specifica, sta facendo una serie di considerazioni che non riguardano solo il mero prezzo, ma anche chi sei tu e se sei degno di fiducia.
Devi essere presente in tutte le fasi del suo percorso, dalla ricerca di informazioni al pagamento. Alle persone piace lavorare con le persone simili a loro; questo non significa che dovrai cambiare ogni volta, ma che verrai apprezzato quasi esclusivamente da chi è simile a te. Comunicare significa scegliere con chi vuoi avere a che fare, non piacere a tutti.
Sapere chi sei è fondamentale per passare al secondo punto.
Hai una strategia?
Avere una strategia per il tuo Brand significa avere delle linee guida per assicurarti di comunicare come e perché sei speciale e unico agli occhi dei clienti che lo apprezzeranno. Serve a guidare le decisioni in base a ciò che emerge dalla tua narrazione di Brand.
La strategia è definita da una missione ben precisa, una visione che delinea i tuoi obiettivi, uno scopo, ossia la ragione per cui il tuo Brand è qui e, per ultimo, ma non per importanza, deve esserci personalità: devi saper valorizzare i tuoi punti di forza e saperli rappresentare con una voce originale.
Sembra facile? Non lo è per niente: richiede studio di se stessi prima che dei tuoi clienti. Passiamo a questi ultimi.
Chi sono i tuoi clienti?
La tua storia dovrebbe rivolgersi al cliente in base ai suoi interessi, comportamenti, abitudini, motivazioni, influenze, stile di vita, desideri, bisogni e preferenze. È importante sviluppare un profilo completo dei tuoi clienti, in modo da poter creare storie che li ispirino e li motivino a connettersi con il tuo Brand.
Ho scoperto che molti non hanno ben presente questa dinamica: devi essere tu ad adattarti alle loro esigenze e ai loro bisogni. Ma saranno loro ad adattarsi (o andarsene, nel caso) al tuo modo di essere. Ribadisco, “Dimmi chi sei“ è l’interrogativo primario a cui devi rispondere se vorrai persone che non solo acquistano ma amano farlo con te.
Dove puoi trovare i tuoi clienti?
Quando un potenziale cliente desidera acquistare un prodotto, il tuo sito non è il primo luogo che probabilmente visita, a meno che tu non sia Jeff Bezos.
Possono iniziare la loro ricerca su Google, social media, articoli sul Blog o video su YouTube, le possibilità sono tante, spetta a te trovare i tuoi clienti sui canali che frequentano. Sappi che ci sono sue modalità: una più debole, in cui sei tu “spingere” le tue comunicazioni e una in cui sono loro a scoprirti. La prima viene fatta sui social, la seconda, di gran lunga più efficace, attraverso le ricerche.
Ora ti serve l’elemento più sacro e inevitabile del marketing, la narrazione.
Come si convincono? Facile, con i tuoi contenuti.
Non solo i tuoi contenuti devono attrarli, ma devono anche far sentire la connessione con il tuo io più profondo. A questo serve saper raccontare chi sei realmente. Scoprirai che le persone non cercano solo fredde informazioni, ma esperienze, emozioni e suggestioni.
Questo è il luogo in cui si vince e si perde; è una questione di talento, ma soprattutto di risorse.
Quali sono le tue risorse?
Devi essere onesto con te stesso circa le risorse a disposizione. Non puoi e non devi essere per forza ovunque. Devi essere in grado di sostenere uno sforzo comunicativo quotidiano per mesi, prima di vedere il tuo primo risultato. Questa è una legge dura da accettare, dopo che molti in questi anni hanno indicato un’inverosimile strada veloce ed economica al successo.
Lo scenario peggiore consiste nell’avere molte ambizioni per poi fallire, perché non hai valutato, in modo obiettivo, chi sei e i mezzi che hai a disposizione. Sappi che è meglio dare la priorità alle tue risorse in relazione alle tue tattiche in modo da poter iniziare in piccolo e lasciare il segno, invece di esagerare.
La tentazione di usare i social come un megafono e urlare è forte, lo fanno in molti senza ottenere risultati, tuttavia serve una strategia basata sui piccoli passi (non ho scritto lenti), bisogna partire da una base solida: chi sei, chi sono i tuoi clienti e quanto riesci a farti apprezzare da loro. Ti ascoltano se apprezzano il tuo modo di essere e la tua professionalità, non se urli, esageri o prometti sconti.
Questa, in estrema sintesi, è anche il riassunto del mio nuovo libro “Dimmi chi sei”, che finalmente è tornato acquistabile su Amazon e in libreria.
Caro Riccardo,
le tue “call to action” sono fra le più eleganti, perché emergono come una conclusione logica, non invasiva, ma consecutiva, e l’azione si svolge quasi come un riflesso.
Leggerti è un piacere, non solo per la continua ispirazione, ma anche per il tono non violento che usi e questo ti rende sinfonico in una massa di urlatori.
Rispetto!
Grazie Andrea, gentilissimo!
Leggere i tuoi post ( e i tuoi libri) è per me una sicurezza! Ne traggo sempre qualcosa di utile!!! Per rappresenti un punto fermo per crescere!
Grazie, Andrea Galanti
Grazie Riccardo,
attendo sempre con trepidazione la tua mail del venerdì, apprezzo molto il tuo stile e la tua misura, una classe sempre più unica da ritrovare, soprattutto di questi tempi. Grazie per gli utili spunti di riflessione e per il metodo non assertivo che utilizzi nella tua comunicazione.
Un caro saluto
Grazie a te amico!
Stavo giusto leggendo oggi qualche pagina del tuo libro che richiama alcuni di questi concetti. Con alcuni amici stiamo facendo ripartire un progetto a me molto caro. Io l’ho scoperto qualche anno fa come semplice fruitrice. Ma da allora sono nate relazioni e amicizie davvero belle, che mi hanno dato tanto. Condividero’ con loro questo articolo e farò tesoro dei tuoi consigli.
Grazie Silva, sei sempre gentilissima!
continui anche in queste tristi settimane ad essere prezioso riferimento e faro illuminante.
Sono settimane di crescita, non possono essere tristi ;)
Sto leggendo in questo momento “Dimmi chi sei”. Faccio la spola tra evidenziatore e tavolo dove tengo il taccuino, per appuntarmi le idee. Da circa sei mesi ho trovato il (folle) coraggio di provare a far confluire vent’anni di ricerca&sogni in UN luogo. Forse perché, per la prima volta in vent’anni, l’imperativo del “guadagno” attraverso quello è diventato secondario al desiderio di renderlo qualcosa di utile ad altri. Da anni, vado blaterando con i miei clienti della differenza tra INFORMAZIONE, CONOSCENZA e SAGGEZZA. Averla ritrovata nel tuo libro è una bella conferma. Complimenti e grazie!
Grazie Simona, sei davvero gentile!