L’ho detto mille volte: se imiti un modello nessuno ti riconoscerà e si ricorderà di te. Nel marketing e nella comunicazione è fondamentale differenziarsi e trovare un’immagine, un proprio stile e una caratteristica unica e comprensibile.
C’è un modo efficace per fallire nella propria comunicazione: cambiare continuamente obiettivo, cercare di accumulare inutili metriche come like, click e follower, oppure avere uno stile e un contenuto che imitano qualche “guru” del settore. Nel marketing vincono i “first mover” non i cloni.
Noto che molti, specialmente su LinkedIn, adottano inutili tattiche per ottenere visibilità; non si basano sulla rilevanza del contenuto (una volta la chiamavamo “qualità”), ma su stratagemmi che, ai più preparati in ambito di comunicazione, appaiono ridicoli e denotano poca competenza.
- Selfie, promozioni e autocelebrazioni
Siamo tutti qui per questo motivo, ma hai notato che le persone pensano principalmente a loro stesse e non a quanto sei un fenomeno tu? Riduci queste esternazioni a una ogni trenta post. - Infiniti elenchi di hashtag o menzioni di persone
Non so chi abbia detto che più persone tagghi nei tuoi contenuti o più etichette inserisci e maggiore sarà la tua visibilità. Alcuni inseriscono addirittura il loro nome negli hashtag. L’utilità è dubbia, ma il rischio di apparire fuori luogo o infastidenti è reale. - Citare frasi famose
È il contenuto più semplice, efficace e abusato da molti. Io per primo amo le citazioni dei grandi professionisti o dei migliori autori nell’ambito in cui opero, tuttavia andrebbe aggiunta la tua opinione o la tua esperienza, altrimenti il merito del contenuto va a loro e non a te che lo condividi.
Gli errori non si limitano solo ai contenuti, ma riguardano anche la gestione della propria immagine, delle relazioni e dello stile.
Ci sono molti manuali che indicano come mettersi in posa per la foto di profilo, come dovrebbe essere la luce, il sorriso e quello che indossi. E se invece provassi a realizzare una foto diversa, più umana e che ti rispecchi maggiormente? Una foto più improvvisata e meno ingessata è un bel modo di distinguersi.
Potresti ascoltare e parlare. Anche se sono molti a parlare e basta, senza mai tentare di comprendere quello che dicono gli altri. L’ascolto è una materia poco studiata nella comunicazione digitale, ma sta alla base di tutti i contenuti che funzionano. Un bravo comunicatore conosce bene il suo pubblico e sa cosa cerca: puoi rendertene conto solo ascoltando.
Una vita di successi. Non credo esista qualcuno che l’abbia realizzata, ma anche se esistesse apparirebbe non credibile o distante dal mondo reale. Certo, puoi raccontare i tuoi successi, ma saranno le battute d’arresto, le difficoltà e i fallimenti che li renderanno credibili. Cerca quindi di essere percepito come un essere umano e vedrai quanta gente inizierà a fidarsi di una persona che ha il coraggio di mostrare anche i lati meno positivi.
Cerca in tutti i modi di non apparire un guru o un influencer. Il vento sta cambiando e la gente è stanca delle persone che si autoincensano o si mettono su un piedistallo. Puoi essere il guru dal volto umano, che aiuta, risponde, valorizza il suo pubblico. Quello che ricambia il follow, ringrazia per una condivisione e non cerca continuamente di vendere qualcosa.
Hai un obiettivo
I soldi e la fama non sono un obiettivo primario, ma un traguardo accessorio. Puoi essere una persona migliore, conviene a te e sarà apprezzato da chi ti osserva e si collega ai tuoi contenuti. Le persone che collegherai sono esattamente come te. Hanno i loro obiettivi, pensano al loro guadagno, odiano farsi vendere qualcosa, amano acquistare e soprattutto hanno già avuto qualcuno che li ha imbrogliati in passato. Alimentare un senso di servizio disinteressato nei loro confronti, li aiuta a rasserenarsi e ad aumentare il clima di fiducia verso quello che dici. La fiducia è il Nirvana di qualsiasi comunicatore.
Essere umani e autentici. Mettersi al posto dell’altro. La trasversalità dei valori universali mi dà sempre luce. Vivere una comunicazione umana è dare un’impronta fantastica.
Riscoprire il perché è un grande passo.
Grazie Riccardo.. Sempre interventi ricchissimi.
Tere
Grazie amica mia!
Salve Riccardo
Articolo interessante e ricco di spunti e suggerimenti per cercare di presentarsi in maniera diversa dagli altri.
La mia domanda relativa a ciò che scrivi come si potrà di fatto percepire questa differenza ad esempio in linkedin?
Buongiorno Marie Laure,
innanzi tutto devi aver ben chiaro chi sei e cosa ti differenzia dal resto dell’offerta. Successivamente saranno i contenuti, la tua immagine e il tuo stile in cui lo evidenzierai. Le persone conoscono di te ciò che tu stessa fai percepire, quindi si tratta di “governare” queste percezioni ;)
Che bello questo articolo. Riassume quello che io cerco di trasmettere. Ad oggi ho 165 articoli pubblicati su Medium, di cui forse solo due parlano di me e della mia storia. Personalmente i soprammobili e le cose che stanno sui piedistalli mi sono sempre stati un po antipatici; fanno polvere, e attirano le ragnatele.
Fedele al mio metro e 46cm di altezza, prendendo spunto dall’accezione italiana “un metro e un tappo”, riferita alle persone piccole di statura, mi sono creata un’immagine grafica fatta proprio con un metro e un tappo. E siccome mi piace raccontare le storie belle delle persone belle, mi sono inventata le “interviste dal basso”, dove io faccio qualche domanda ma sono i protagonisti che si raccontano. Con un tocco personale e questi piccoli accorgimenti e devo dire che stanno andando piuttosto bene. Ritieniti invitato, anche tu sei una bella persona da intervistare. Il regalo che mi farò per il 2020 sarà di aprire un blog veramente mio, e sto lavorando per realizzarlo.
Tu sei un esempio di straordinaria capacità e tenacità. Continua così Silva
[..] Certo, puoi raccontare i tuoi successi, ma saranno le battute d’arresto, le difficoltà e i fallimenti che li renderanno credibili [..]
Interessante, molto interessante… niente male
Cordiali saluti