La scarsa attenzione del pubblico, unita alle fortune altalenanti della visibilità organica, ti impone di trovare soluzioni alternative al postare inutilmente nelle newsfeed dei maggiori Social Network. Da sempre sostengo che i contenuti sono utili solo se incrementano i contatti, ovvero un pubblico che ti conosce, si fida ed è unito a te attraverso una connessione non intermediata da algoritmi.
Facebook Messenger è uno strumento di marketing in fortissima ascesa (oltre il miliardo di utenti) che ti permette di trasformare i contatti della pagina in abbonati alle tue comunicazioni, con tassi di apertura dei messaggi che superano l’80% del pubblico. Se lo confronti con le liste di mail per queste ultime è imbarazzante.
A cosa serve un Messanger BOT?
L’utilità di un autoresponder è sostanzialmente doppia. In primo luogo, è in grado di creare un primo contatto con chi vuole parlarti, dal momento che riesce a rispondere a semplici domande o a indirizzare la persona su altri canali più diretti quali telefono e mail. La seconda capacità consiste nel creare un pubblico, previa disponibilità, a cui inviare messaggi broadcast, sondaggi o notifiche. Due attività diverse, interessanti ed essenziali.
(Fa anche altro, qua trovi la lista completa delle funzioni)
Realizzare un BOT per Messenger è difficile?
Per chi non ha dimestichezza con la programmazione, non è semplice, anche se non impossibile. Se sei un nerd, Salvatore Cordiano in questo utile post ti mostra come muoverti senza perdere tempo. Se non lo sei ho io la soluzione giusta per te.
Per realizzare questo post ho voluto trovare un tool gratuito che fosse efficace, semplice da utilizzare e alla portata di chiunque. Dopo averne visti diversi, tra cui gli ottimi Chatfuel e ManyChat ho scelto per te MobileMonkey per la facilità di apprendimento, per il fatto che tutte le funzionalità più importanti sono gratis e per la rapidità con cui è possibile eseguire le continue e necessarie modifiche.
MobileMonkey in pillole
Configurazione e primo lancio del BOT.
Dopo esserti registrato e aver collegato la pagina (NB: lo puoi attivare solo su una Pagina Facebook), verrai introdotto da un Wizard in cui ti verranno fatte semplici domande quali:
- Testi del messaggio di benvenuto, le domande dei pulsanti opt-in, opt-out e risposte a questi.
- Composizione del menu principale e sito Internet.
- Quali funzionalità vuoi attivare.
- Che lingua impostare.
- La risposta generica in caso di domanda non prevista.
Tutte queste indicazioni verranno usate per lanciare la successiva raccolta di consenso tra chi, in precedenza, ha interagito con la pagina. Se vuoi cambiare qualche impostazione puoi farlo anche in un secondo momento. Ma ATTENZIONE: prima di concludere controlla tutto per bene, perché verrà inviato un messaggio a tutti quelli con cui hai chattato in precedenza.
Nelle ore successive, man mano che le persone risponderanno, otterrai un pubblico che ha dato il consenso a ricevere i tuoi messaggi e di cui potrai disporre.
Marketing Automation e conversazioni
Sono queste le due principali attività che puoi attivare attraverso MobileMonkey. In Marketing Automation troverai diverse funzionalità gratuite:
- Chat Blaster
In pratica, puoi inviare un messaggio broadcast a tutti quelli che ti hanno autorizzato. Una comunicazione con la quale puoi mandare sondaggi, promozioni o contenuti (anche link esterni). Per poterli creare, devi utilizzare il “Bot Builder” creando un “dialogo” in una nuova cartella.
Questo sistema non mi sembra molto pratico, ma capisco il senso generale di questa scelta. - Drip Campaigns
Qui puoi creare campagne promozionali in cui coinvolgere i nuovi contatti offrendo coupon, sconti e altre amenità per tenerli occupati. Ottimo per un supermercato, meno indicato per un blogger, ma forse sono io che per ora non ne colgo l’opportunità. - RSS Blaster
La generazione e condivisione automatica dell’ultimo post pubblicato sul mio Blog è uno dei motivi che mi hanno attratto verso questo tool; purtroppo però non mi è sembrato per nulla utile, anche perché invia a malapena un titolo e un pulsante con il link. Puoi ottenere la stessa cosa, e renderla esteticamente più interessante, con la funzione che abbiamo visto sopra: “Chat Blaster”.
La funzionalità che mi ha soddisfatto moltissimo è stata il “Bot Builder”, con cui generare una risposta nell’eventualità che venga usata una determinata frase o una parola chiave. Mi ha convinto a tal punto che ho deciso di inserirla nel sito (www.skande.it) che uso per i contatti commerciali.
In pratica, il BOT ha l’unica fondamentale funzione di stabilire un primo contatto per indirizzare le persone alla mia mail o metterle in attesa di un mio riscontro diretto. Molto utile per non lasciarsi sfuggire le occasioni lavorative e dare al sito una parvenza umana (strano per un BOT vero?).
La sezione “Question and Answer” del Bot Builder è il vero punto di forza di questo strumento. A ogni domanda frequente puoi dare una risposta (nella sidebar di destra c’è una lista di quelle più comuni che ti hanno rivolto). Certo, siamo molto lontano dal poter parlare di intelligenza artificiale, ma se ben configurata può essere una buona soluzione piuttosto che lasciare inevasa la conversazione per ore. Le persone che fanno domande si aspettano una risposta in tempi accettabili e puoi usare questo primo scambio per rassicurarli o facilitare un’azione più rapida.
Ottenere un pubblico
Dopo l’iniziale contatto automatico con chi hai già avuto una conversazione e ottenuto il loro consenso a inviare messaggi, noterai che il pubblico non cresce più. Per aumentare la quantità di utenti interessati a te o alle tue comunicazioni potrai iniziare campagne di ADV su Facebook con l’obiettivo di ottenere “Conversazioni”. In alternativa, se hai un sito frequentato puoi attivare il plugin che invita a chattare.
Se lo ritieni utile, per implementare la chat sul sito in WordPress esistono due ottimi plugin. Il primo è quello dello stesso MobileMonkey che si chiama “WP-Chatbot for Facebook Messenger“, il secondo è “Messenger Customer Chat” prodotto dallo stesso Facebook. Io ho usato quest’ultimo, ma ho provato anche il primo e sono praticamente identici.
Lo puoi vedere in azione qui, sulla mia pagina professionale.
Conclusioni
Non amo l’automazione nei rapporti umani, anche se la utilizzo per condividere e compiere azioni ripetitive in cui non è richiesta empatia; nel rapporto diretto non tollero la mediazione di un sistema informatico. Tuttavia, trovo davvero utile e non “freddo” un maggiordomo che dia le prime informazioni, rassicurando che poi arriverò a dialogare personalmente.
Quello che hai letto è il metodo più semplice e gratuito per testare l’opportunità di attivare questi meccanismi. Spero di esserti stato utile.
Ottimo articolo ricco di spunti singolari, “Skande” ha proposto qui un contenuto molto interessante in maniera chiara e lineare su un argomento non semplice per sua natura. Ritengo che Riccardo Scandellari abbia creato una lista da tenere presente come un vero e proprio punto di riferimento quando si tratta di scegliere come dare un incentivo alle comunicazioni professionali, commerciali, inerenti alla propria attività in genere e come mantenere ed ampliare il proprio pubblico. Il cuore del marketing, ossia la giusta comunicazione, ormai lascia sempre più spazio agli automatismi ma, allo stesso tempo, anche gli automatismi cambiano e diventano più “intelligenti”, meno “robot” e più naturali.
Scegliere il sistema giusto non è semplice, dal momento che le alternative presenti sono veramente numerose ed anche complesse. Grazie alla guida e all’esperienza dell’autore, però, non si rischia di perdersi nella vastità delle opzioni e, in più, non si corre il rischio di scegliere un bot dal risultato innaturale. Il Messenger Bot, lo strumento che “risponde al posto nostro”, diventa così un vero e proprio aiutante imprescindibile ed “amico”, pur non sostituendo la figura umana.
«Trovo davvero utile e non “freddo” un maggiordomo che dia le prime informazioni, rassicurando che poi arriverò a dialogare personalmente»: questo pensiero riassume perfettamente lo scopo di un Messenger Bot, un modo per mantenere attiva la comunicazione, senza inutili rallentamenti.
Come infatti afferma l’autore, «l’utilità di un autoresponder è sostanzialmente doppia. In primo luogo, è in grado di creare un primo contatto con chi vuole parlarti, dal momento che riesce a rispondere a semplici domande o a indirizzare la persona su altri canali più diretti quali telefono e mail. La seconda capacità consiste nel creare un pubblico, previa disponibilità, a cui inviare messaggi broadcast, sondaggi o notifiche. Due attività diverse, interessanti ed essenziali». Comunicazioni tempestive, rapide e precise sono infatti spesso il biglietto da visita di un brand o di un’attività e giocano un ruolo chiave nella “prima impressione” di un utente verso quel determinato brand o attività. È piuttosto frequente leggere recensioni su brand o attività in cui si fa riferimento proprio alla tempestività delle risposte o all’interazione con il pubblico in generale, per cui avere un Messenger Bot efficiente, in grado di rispondere con quanta più naturalezza possibile a domande semplici o di fornire con precisione informazioni di base, almeno per un primo contatto, è determinante sotto questo punto di vista. («Le persone che fanno domande si aspettano una risposta in tempi accettabili e puoi usare questo primo scambio per rassicurarli o facilitare un’azione più rapida».)
Infatti, continuando l’autore fa notare che «il BOT ha l’unica fondamentale funzione di stabilire un primo contatto per indirizzare le persone alla mia mail o metterle in attesa di un mio riscontro diretto. Molto utile per non lasciarsi sfuggire le occasioni lavorative e dare al sito una parvenza umana».
Effettivamente, spesso la differenza tra risposta umana e bot è nulla con le impostazioni giuste.
Tuttavia, ci si potrebbe scoraggiare davanti dalle difficoltà tecniche che si incontrano nell’impostare un Messenger Bot che, oggettivamente, non è semplicissimo da impostare correttamente e a seconda delle opzioni desiderate. Fortunatamente, grazie a questa guida di Riccardo Scandellari su come utilizzare MobileMonkey, le difficoltà si riducono notevolmente e veramente tutti possono cimentarsi nel setup minimizzando il rischio di errore.
Leggendo l’articolo, MobileMonkey si direbbe davvero la scelta migliore a tal proposito: è più semplice da utilizzare rispetto ad altri tool, in più è gratuito, o almeno, lo è nelle sue funzioni principali, che sono tante e tutte di notevole utilità. In questo modo, si può provare in tutta tranquillità a procedere con installazione e setup: «per la facilità di apprendimento, per il fatto che tutte le funzionalità più importanti sono gratis e per la rapidità con cui è possibile eseguire le continue e necessarie modifiche». Semplicità e rapidità in un tool gratuito: la combinazione perfetta per iniziare!
Il tool in sé, sebbene complesso, in effetti è semplice da utilizzare se si seguono i punti elencati con precisione e chiarezza in questa guida. Gli elementi da considerare e da tenere presenti sono tanti, per cui è bene avere a portata di mano la guida in ogni passaggio perché non tralascia alcun punto, in più dà consigli preziosi su aspetti che altrimenti potrebbero sfuggire. Ad esempio, questo punto in particolare, a mio avviso fondamentale: «Tutte queste indicazioni verranno usate per lanciare la successiva raccolta di consenso tra chi, in precedenza, ha interagito con la pagina. Se vuoi cambiare qualche impostazione puoi farlo anche in un secondo momento. Ma ATTENZIONE: prima di concludere controlla tutto per bene, perché verrà inviato un messaggio a tutti quelli con cui hai chattato in precedenza».
Altro punto forte di MobileMonkey, messo ben in evidenza nell’articolo, è la possibilità di creare campagne promozionali, che mantengono viva un’attività e permettono di accrescere il pubblico. Considerando la complessità di tali strumenti e procedure, avere tutto in un unico tool è indubbiamente un grande vantaggio.
Grazie amica!
Ciao Riccardo,
ho provato a utilizzare Mobile Monkey, ma mi dice che non possiedo alcuna pagina e mi propone di crearmene una. Io in realtà ne amministro due, ma non sono il fondatore. Dovrei accedere a Mobile Monkey con il profilo dei creatori?
Grazie
Leo
Ciao Leo, è probabile che non appartengano a te o che tu non abbia gli accessi amministrativi di questi canali. Questo rappresenta un problema :/
Davvero un super contenuto!
Grazie mille
Nicola