Prima dei Blog, dei social e dell’avvento di internet erano in pochi a lavorare nel marketing. Fino agli anni ’90 in questo settore i professionisti vivevano dei “segreti del mestiere”, custodivano le informazioni, facendosi pagare per la conoscenza e l’esperienza faticosamente guadagnate sul campo in anni di lavoro.
Poi, appunto, sono arrivati i Blog e in seguito i social, gettando scompiglio in un mestiere nel quale la conoscenza era un valore da preservare. Da quel momento nulla è stato più come prima: ogni tecnica, nozione e le migliori idee hanno iniziato a essere pubblicate al fine di ottenere nuovi clienti. E ha funzionato, io stesso devo la mia “fortuna” a questa pratica: più condividevo e più clienti mi contattavano.
È stato davvero un cambio epocale.
Oggi le tecnologie possono sostituirsi a noi e produrre in modo automatico contenuti su qualsiasi argomento, possono rispondere a specifiche domande e creare una consulenza personalizzata. Presto saremo invasi da una nuova generazione di contenuti sia per quantità che per approfondimento dei temi.
Quindi la domanda sorge spontanea: il marketing ha un futuro?
Io non ho MAI lavorato con un cliente che non avesse realmente bisogno di me. Nessuno mi ha mai chiesto delle semplici informazioni, tutti erano alla ricerca di un orientamento, un’analisi e una risposta ai quesiti: “Perché non sono rilevante?”, “Perché non mi contattano?” o “Cosa sto sbagliando?”.
La soluzione non prevede delle risposte, bensì delle domande. Nel mio lavoro sono spesso uno psicologo, un sociologo, un coach, un creativo e – in alcuni casi – addirittura un terapista. Ci sono clienti che non hanno un obiettivo, un modello di business, spesso nemmeno la consapevolezza del loro potenziale.
Il marketing non è di nessun aiuto per un cliente smarrito.
Non facciamo pagare le informazioni – io l’ho sempre evitato – queste si trovano ovunque in rete; facciamo invece pagare l’esperienza, l’empatia e la creatività. Tutte qualità che non si possono chiedere a un’intelligenza artificiale, a una newsletter o a un tutorial su YouTube.
Il marketing ha un futuro solo se lo ami, se la tua umiltà, la tua curiosità e il tuo desiderio di renderti utile non conoscono limiti. Quando il problema del tuo cliente diventa il tuo problema allora puoi vivere di marketing e avere una grande e luminosa carriera.
È molto interessante e come ricorderai abbiamo iniziato a parlarne in luglio con il mio gruppo di lavoro.
Ho pensato a lungo e inizieremo un lavoro di restyling del sito e re brending del marchio Anna Gatti.
I tuoi contenuti non sono mai banali. Li leggo quando ho voglia di “prendere un momento tutto per me”. Faccio il traduttore, non mi occupo di marketing, ma trovo comunque le tue parole sempre molto calibrate e fonte di grande ispirazione. Preziose e “riconoscibili” tra tutte quelle ruminate o urlate dei sedicenti guru (autoproclamatisi tali). Tu scrivi, io continuerò a leggerti. Un abbraccio, e grazie!