Sono giunto alla conclusione che alcuni sbagliano nel tentare di replicare online, sempre e sistematicamente, le stesse dinamiche che hanno visto funzionare offline.
L’uomo è un essere sociale, con l’istinto di appartenenza nei confronti dei suoi simili dai quali vuole essere protetto e apprezzato. Nel mondo reale ci sentiamo legati al luogo in cui siamo nati, alla scuola o all’ambiente di lavoro. Cerchiamo di essere amati e accettati da chi ci circonda, anche a costo di non essere noi stessi, perché costerebbe molta energia uscire dal nostro ecosistema per esplorarne di nuovi.
Al contrario online lo puoi fare, puoi svincolarti dalle cerchie di amicizie e conoscenze imposte, non avendo un luogo fisico in cui muoverti. Nel mondo digitale hai l’opportunità di collegare e farti conoscere solo da persone simili a te. In base al tuo stile, all’etica e ai fattori che ti rendono autentico puoi lasciarti scegliere solo da chi merita la tua fiducia.
Se la tua comunicazione rispecchia chi sei e come sei, si unirà a te e ti apprezzerà solo chi ti assomiglia. Segmenti molto meglio il mercato con ciò che comunichi che attraverso la creazione di un pubblico a pagamento filtrato dagli interessi.
La profilazione del tuo pubblico avviene attraverso i tuoi contenuti, da ciò che gli altri provano leggendo i tuoi testi o guardando i tuoi video.
Il tuo Brand non riguarda l’essere qualcosa che non sei. Non stai creando un personaggio. Si tratta di mostrare te stesso al pubblico del quale vuoi far parte. Trova la tua comunità attraverso lo stile, le competenze e i valori che mostri di avere.
Scoprirai che è facile. Essere autentico è più semplice che apparire diverso.
Insomma: chi si somiglia si piglia ;)
Il tempo per leggere i tuoi contenuti è sempre ben speso. E questo non è poco davvero.
Grazie Alberto, gentilissimo!
Ciao Riccardo!
“Nel mondo digitale hai l’opportunità di collegare e farti conoscere solo da persone simili a te. In base al tuo stile, all’etica e ai fattori che ti rendono autentico puoi lasciarti scegliere solo da chi merita la tua fiducia.” Legittimo e comprensibile quello che dici.
Ma un rischio c’è e, secondo me, grosso: quello di chiudersi nella propria bolla, nella stanza dell’eco di quelli che la pensano come te, del conforto e del piacere delle opinioni collimanti. Io spingo per un’altra visione: confrontarsi con il diverso da noi. Certo molto più faticoso, molto meno confortevole e coccoloso, certamente più sfidante e tutt’altro che scontato il risultato: ma credo che oggi più che mai avremmo bisogno di non chiuderci in mondi protetti e auto confermativi. Perché partendo dalle migliori intenzioni e dal desiderio di avere amici-specchio, possono arrivare all’integralismo e alle contrapposizioni di integralismi.
Come constatiamo tutti i giorni su qualsiasi Social.
Buona giornata e buon lavoro!
Ciao Marco, Non ho detto di ascoltare solo le persone simili a te, ma che (che tu lo voglia o meno) si “attaccheranno” a te solo quelli che ti riterranno simili a loro ;)
Ah sì, si “attaccano” i simili. E qualche volta si appiccicano proprio! Man mano che invecchio, amo sempre
meno i collosi: ho una vocazione naturale da sempre a privilegiare il dissenso. Adesso sta diventando patologica. Ho chiuso l’ultimo intervento pubblico con: “ A voi la parola, ma solo per dissentire; grazie!” E niente: grande consenso sulla funzionalità del dissenso!
Quello, fortunatamente e giustamente, non cesserà mai