Non sappiamo se lo sviluppatore palestinese che ha pubblicato un messaggio sulla bacheca di Mark Zuckerberg per segnalare una falla nella sicurezza era mosso da sentimenti di invidia e rancore nei suoi confronti. Una risposta potrebbe venire dallo studio pubblicato sulla rivista Plos One da parte di un gruppo di ricerca coordinato dall’università americana del Michigan, dopo aver analizzato svariati casi, è giunto alla conclusione che più le persone usavano Facebook più si sentivano tristi, infelici e frustrate.
”Piuttosto che migliorare il benessere, abbiamo trovato che l’uso di Facebook provoca il risultato opposto”. Questo è un risultato di ”importanza fondamentale”, secondo uno degli autori, John Jonides, perché va ”al cuore dell’influenza che i social network possono avere sulla vita delle persone”.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco della nuova patologia sono le previsioni di crescita degli utenti mobili di Facebook negli USA, si stima che quasi 100 milioni di utenti accedano tramite smartphone, raggiungendo i 154 milioni nel 2017, secondo le analisi pubblicate su eMarketer. Attualmente il tasso di penetrazione è del 99,4%.
I social network sono sempre più utilizzati da mobile e se la tendenza verrà confermata nei prossimi anni porteremo le nostre frustrazioni a spasso per il mondo reale.
Per fortuna ci viene incontro uno studio della “Harvard School of Public Health“, condotto dal dottor Michel Lucas e pubblicato sulle pagine del “The Journal World of Biological Psychiatry”, secondo cui due caffè al giorno riducono il rischio di depressione.
Quindi, se avete amici su Facebook che si mostrano lividi d’invidia nei vostri confronti, la migliore cosa e portarli al Bar e offrirgli un caffè ;)