Sei in buona compagnia, non sei il solo. È un fenomeno diffuso. Mi piacerebbe rassicurarti dicendoti che non è vero, che ti sei preparato a sufficienza e che sei la migliore versione di te stesso, ma non è così: è molto probabile che tu sia un impostore.

Eppure non sei tu il più grande impostore, il numero uno sono io. Mai come negli ultimi dieci anni mi sono sentito un impostore. Ecco solo alcuni esempi:

  • le mie prime consulenze;
  • le mie prime lezioni;
  • quando ho scritto il mio primo libro;
  • le prime volte in cui sono salito su un palco;
  • quando ho iniziato a scrivere sul mio blog.

Come potrebbe essere altrimenti?
Quando vieni lasciato solo alla guida di un’auto la prima volta, non sei un abile conducente. Ti sei preparato sulla teoria, hai fatto anche diverse ore di pratica, ma adesso sei solo, nessuno potrà tirare il freno a mano per te in caso di emergenza.

Arriva un momento nella vita in cui non sei ancora pronto e fai del tuo meglio, cerchi di essere utile e di crescere per superare la fase in cui sei qualcuno che ci prova per diventare qualcuno che lo sa fare bene.

C’è di peggio che essere un impostore: subire l’effetto Dunning-Kruger. In tal caso, potresti infatti pensare che ti basti aver letto qualche libro o aver seguito un corso per essere pronto.
Invece ti senti un impostore proprio perché hai studiato tanto e hai intravisto la complessità di ciò che stai per fare. Più conosci l’argomento, più ti senti un impostore.

Essere un impostore consapevole è un passaggio obbligato per diventare un esperto onesto che ha la situazione sotto controllo. Siamo degli impostori, ma non abbiamo altra scelta.