I social media stanno rivoluzionando il lavoro dei giornalisti, ma non tutti la pensano allo stesso modo. In Germania ad esempio i professionisti dei media sono particolarmente resistenti ad utilizzare queste piattaforme, snobbandole.
Il rapporto Oriella Digital Journalism è stato redatto con i dati delle interviste di 553 giornalisti provenienti da 15 paesi. La conclusione? I giornalisti sono sempre più legati ai social network, soprattutto Twitter. Il 59% dei giornalisti intervistati ha utilizzato e la famosa rete di microblogging. Nel 2012 la percentuale era solo del 47%.
Ma se i tedeschi non amano Twitter non è la stessa cosa per i paesi di lingua inglese: Canada, Stati Uniti, Regno Unito e Australia, dove l’utilizzo arriva fino al 70%. Una particolare “allergia” a questa piattaforma c’è l’hanno anche i giornalisti provenienti da Italia, Russia e Svezia, con percentuali di utilizzo di Twitter che non raggiungono il 40%.
Lo studio riporta anche che il citizen journalism, sostenuto dalle nuove piattaforme 2.0, si sta facendo strada.
Nonostante la crescente importanza del giornalismo online, il 61% dei giornalisti intervistati continuano a vedere se stessi come “giornalisti della carta stampata”. Solo il 31% si ritiene un “giornalista digitale”. Probabilmente vedono come il web come ad un media meno prestigioso rispetto alla vecchia e cara carta stampata.
Molte altre informazioni sono contenute nel rapporto, hanno prodotto pure questa interessante infografica: