Qualche sera fa, prima di addormentarmi, su YouTube sono rimasto colpito da una pellicola girata agli inizi del 1900 in cui si vedono New York, le auto e la frenesia delle persone lungo le strade. Il video, rielaborato con l’aiuto dell’IA, sembra girato ai nostri giorni. Alla fine mi sono chiesto: “Ma è vero ciò che ho visto?”.
Spesso, nella mia casella di posta elettronica, arrivano veri e propri tentativi di truffa: chi mi scrive conosce i miei dati e alcuni dettagli della mia vita. Alcune di queste e-mail sono confezionate davvero bene e mi occorre la massima concentrazione per capire che sono solo phishing.
Oggi è possibile manipolare ogni cosa, renderla verosimile e, a un occhio inesperto, addirittura reale.
Attualmente il tema principale, quello di cui parlano tutti e che porterà grandi stravolgimenti in ogni settore, è l’intelligenza artificiale. Grazie a lei è possibile creare testi, immagini, video e chatbot sempre più sofisticati, efficaci e verosimili. Non ti dico niente di nuovo, questo lo sai meglio di me.
Avrai notato anche che molti operatori del marketing sono diventati in pochi mesi “esperti” di IA, probabilmente perché hanno intravisto nell’intelligenza artificiale l’opportunità di vendere nuovi servizi e competenze alle aziende.
Presto non ci sarà più scelta
In questi ultimi anni ho cercato di percorrere una strada diversa, battuta da pochissimi. Provo a spiegartela: se – come dicono – nell’immediato futuro il marketing sarà al 90% gestito, organizzato e generato dall’IA, si apre un tema fondamentale.
Oggi il lettore, il follower, il cliente o chi cerca un’informazione si trova a essere anche responsabile del “controllo qualità”: deve verificare tutto quello che legge, osserva e vede. È così adesso e lo sarà sempre di più in futuro.
Se il marketing sarà davvero controllato da algoritmi, si aprirà uno scenario molto interessante per come la vedo io.
Il tuo nome (o il nome della tua azienda) oggi assume infatti un ruolo ancora più importante rispetto al passato.
Richard Branson dice che “il tuo brand o il tuo nome è semplicemente la tua reputazione”. Sei tu la garanzia di quello che fai e di quello che dici.
In un mondo di contenuti infiniti e generati artificialmente, l’unico aspetto con cui potrai distinguerti sarà il grado di fiducia che saprai alimentare.
Ora, per me e per te si apre un bivio: produrre una quantità infinita di contenuti o alimentare la fiducia di una quantità limitata di contatti reali. È il momento di scegliere.
La fiducia, di certo, è irrinunciabile. Come lo è anche l’autenticità. Delegare tutto alla IA di turno è solo un tentativo di produrre contenuti massivi. Rinunciare a usarle è perdere l’opportunità di migliorare determinati aspetti. Perciò io mi sto posizionando tra chi cerca di mantenere la sua voce pur facendosi aiutare da ChatGPT, Gemini e compagnia cantando. Un po’ sono dei nostri partner quotidiani come lo smartphone. Sono estensioni che ci fanno lavorare meglio. Se hai un tuo pensiero in questo modo lo affini e lo amplifichi. Se non ce l’hai devi procurartene uno ma in questo servono altri strumenti chiamati libri.