Bastano poche decine di Euro per far visualizzare la tua promozione a 10.000 persone su Instagram o Facebook. La piattaforma rende semplice farlo in modo da aumentare il numero dei loro clienti e di conseguenza il loro fatturato. Tuttavia, se hai già provato questa esperienza, noterai che rendere visibile te, i tuoi prodotti e le tue offerte a persone che non ti conoscono non funziona. Nessuno si ferma a darti attenzione e di conseguenza nessuno acquista i tuoi prodotti.
Poter arrivare alle newsfeed di migliaia di persone non aumenta la tua capacità di ottenere clienti, perché le persone hanno la brutta abitudine di non fidarsi di chi propone loro un’offerta imperdibile.
Ti manca la cosa più importante
Essere riconoscibile e credibile è la cosa più importante a cui devi ambire ogni giorno. Avere una reputazione, una percezione – che avviene negli occhi di chi ti guarda – che può essere ottima o pessima, ma in entrambi i casi la sua esistenza è fondamentale per una persona o un’azienda.
Certo, la cosa a cui devi tendere è ottenere una buona credibilità nei confronti del pubblico se vuoi che diventi il ‘tuo’ pubblico, consapevole che non puoi piacere a tutti. Nell’atto di ottenere un tuo pubblico devi operare delle scelte e decidere da chi vuoi essere apprezzato o acquistato. Una grande catena di fast food non vuole piacere a tutti; ha scelto il suo pubblico anche a costo di farsi dei nemici tra chi non apprezza i suoi prodotti e i suoi valori. Questa infatti non piace a chi mangia cibo salutista o ricercato, a chi ama il cibo vegano o a chi osserva (e disapprova) i turni massacranti dei suoi dipendenti. Questa azienda si rivolge ad altri: a chi vuole mangiare cibo gustoso, a poco prezzo, a chi ama l’informalità degli ambienti o a chi ha poco tempo per la pausa pranzo.
La reputazione non è mai univoca e inossidabile, varia in base a chi la osserva. Tuttavia c’è un unico grande errore che puoi commettere con la reputazione: non averla. Non avere nessuno che parla di te, che ti conosce, che sposa la tua causa o ti odia. Questo è l’errore più grave che puoi commettere come persona o come azienda. Perché anche la persona peggiore del mondo avrà l’appoggio di altri che la pensano allo stesso modo. La reputazione è una questione di scelte chiare e mantenute. Comprensibili – e apprezzate – da una specifica nicchia di mercato.
Fare buone impressioni
Hai compreso che acquistare pubblicità su Facebook o Instagram è semplice e conveniente. Chiunque può pagare per scorrere velocemente sotto le dita degli utenti nelle loro newsfeed. Dopo aver realizzato che la maggioranza delle persone non è su Instagram o Facebook per acquistare e, soprattutto, non acquista qualcosa che non conosce, devono essere altri i motivi per cui abbia senso sprecare soldi in “views”. L’investimento migliore che puoi fare, ad un pubblico così distratto, consiste nel donare, tentare di rallentare la loro corsa verso il contenuto successivo, trasmettere percezioni positive, elargire conoscenza e stimolare il ricordo di te. Puoi ottenere questi risultati solo se hai qualcosa di realmente utile da dire, se mostri il tuo lato autentico o se stabilisci una connessione emotiva.
Le persone hanno le cantine piene di merci in sconto che non hanno mai utilizzato. Le librerie sono piene di libri che non hanno mai letto e non se ne fanno nulla dell’ennesima app per il loro telefono. C’è una netta differenza tra fare Marketing e Vendere. Il primo consiste nel comprendere i bisogni del cliente nel tentativo di fornirgli una soluzione. Attraverso il Branding puoi raccontare al cliente chi sei e farti ricordare in modo che sia disponibile ad ascoltarti e concederti fiducia.
Questa è la migliore definizione di Branding che abbia mai letto:
“Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un automobile, sicuramente la farà rossa”
Enzo Ferrari
Le attività di promozione a pagamento possono essere orientate alla vendita solo se hai tu l’unica soluzione possibile, oppure se proponi un prezzo ridicolo. Se non rientri in nessuno di questi due casi, devi alimentare la conoscenza verso te stesso e instaurare un clima di scambio in cui sei tu che li accompagni verso una solida relazione amichevole.
Non guardiamo il prezzo quando acquistiamo da chi ci piace, da chi ci assomiglia o da chi sappiamo essere realmente nostro amico.
Le impressioni, non le “impressions”, contano davvero.
Bellissimo articolo, non solo per il contenuto molto interessante (come sempre!) ma anche per la struttura formale, grazie!
Posso condividere su LinkedIn?
Grazie amica, puoi fare quello che vuoi!
Grande Riccardo, un bellissimo articolo, illuminante come sempre e ben centrato, in cui credo molti professionisti e imprenditori si siano ritrovati. Hai ragione, spesso si decidono strategie pensando di piacere a tutti, oppure a un target selezionato ma anche a un po’ di altri. E così si cade nell’errore ben descritto nell’articolo. Anch’io ho imparato, per esperienza diretta, che bisogna avere il coraggio di scegliere un target preciso, un cliente di una nicchia, e parlare solo a quello. Poi , magari, nel tempo, anche qualcun altro ascolterà….
Bravissimo Claudio! Questa è una strategia che paga alla lunga
Complimenti per l’articolo Dott. Scandellari, molto chiaro ed esaustivo!
Grazie Cristina!
Molto interessante e chiaro grazie
Pensa alla tua audience quando pubblichi contenuti….
Bel contenuto, Riccardo!
Grazie Riccardo!
Articolo illuminante, grazie!
Io credo che le aziende debbano sviluppare quanto scritto sopra prima di andare in scena (in questo caso on-line),
spesso ci cerca di fare tutto nel mentre, ma ci vuole una base, una cultura di fondo, una scelta chiara, prima.
Un noto industriale del ‘900 diceva che “fare qualità significa fare la cosa giusta quando nessuno ti guarda”.
Grande insegnamento Emanuele!