La prima impressione, seppur importante è una percezione effimera. Serve solo a trattenere le persone fino a quando non abbiano ben compreso chi sei e se meriti la loro attenzione.
Una buona prima impressione ha come unico scopo di ottenere la credibilità necessaria all’approfondimento. È l’inizio di un delicato cammino attraverso contenuti, atteggiamenti e relazioni. Per costruire questo ponte, fondato sulla fiducia, servono tempo e la continua cessione di informazioni utili.
Ai corsi che tengo sul posizionamento personale chiedo sempre al malcapitato di turno: “Come ti vedi tra cinque anni? Che obiettivo hai?”. Raramente trovo qualcuno con le idee chiare, qualcuno che abbia un obiettivo preciso o uno scopo nella vita. Questo è un grandissimo problema.
C’è una sola grande certezza in termini di posizionamento personale, ovvero la connessione tra ciò che vuoi venga compreso di te e quello che gli altri percepiscono realmente. Non puoi avere risultati, una credibilità e un pubblico interessato a te se non hai compreso dove vuoi essere e cosa vuoi riuscire ad ottenere tra 3/5 anni.
“Se cambi il modo in cui guardi le cose, le cose che guardi ti cambiano” – Wayne Dyer
Nel 2012 ho fondato il blog e per tre anni ho costruito giorno dopo giorno relazioni e un piccolo seguito di persone che apprezzavano i miei contenuti, il mio stile e la materia di cui trattavo. Questo mi ha consentito, in seguito, di lavorare attraverso questo pubblico. Sono certo che l’unico fattore che ha prevalso è stata la costanza e la direzione chiara. Ho visto blogger affermati spegnersi e altri con un enorme potenziale, dopo un iniziale rapido successo, tornare nell’oblio per mancanza di continuità. Chi cerca un pubblico è condannato a comunicare continuamente con questo, ad incrementarlo e a depositare, giorno dopo giorno, una particella di fiducia nella mente di chi lo osserva.
Si può sconfiggere l’enorme quantità di informazioni disordinate avendo chiara la direzione da seguire, lo scopo, il motivo per cui possono scegliere te rispetto ad un altro. Ma per fare questo devi comprendere cosa vuoi ottenere tra cinque anni, liberarti dalle scuse e dalla immobilità e incrementa, giorno dopo giorno, un pubblico che abbia compreso le tue qualità. Per avere ciò che vuoi, devi rinunciare a ciò che ti trattiene e scoprire chi vuoi essere.
Sempre grandissimo Skande!
Grazie zzio!
La costanza e’ una qualita’, un’attitudine e poi un’abitudine che premia tutte le persone che la posseggono, e la esercitano, indipendentemente dal settore lavorativo. Mi viene in mente la metodicita’ di Murakami Haruki, che tutte le mattine si sveglia prestissimo e scrive per sei ore. La stessa costanza e metodicita’ Murakami Haruki la applica al running.
Bellissimo esempio Fabrizio!
Vero!
Parto dal running e la costanza metodica nel modo
E nel quando
Lo sport mi ha aiutata a farlo educandomi con valenza generale
Tenuta è solo questione di tenuta.
Caro Skande, come fai a dire cose semplicissime e ovvie -solo dopo averle lette- e a farci rendere conto che queste sono veramente FONDAMENTALI ??!!!??
Complimenti…. come sempre !!!
è il mio mestiere Mario :D
Se non scrivo un post ogni giorno, mi manca tutto!
Questo è lo spirito amico!
That’s right!
Persistence, not consistency.
Comunque hai toccato un nervo scoperto di un blogger incostante
La costanza, la chiarezza degli obiettivi, la franchezza nell’espressione, il fuggire il consenso facile e l’applauso del momento. Non solo nel lavoro, ma in tutta la nostra vita è la direzione da perseguire. Tutt’altro che facile. Sarò pessimista ma nella rete come altrove mi sembra che la maggioranza cerchi ben altro.