Molti sono convinti che si debba pubblicare tutti i giorni per ottenere un ritorno in visibilità, fiducia e contatti. Ne ero convinto anche io e l’ho professato per anni, anche su questo Blog.
Oggi il mondo della comunicazione è basato molto sulla quantità; pochi si dedicano alla qualità, poiché per ottenerla servono tempo, un minimo di competenza e di ricerca. È facile postare una foto, un’infografica “rubata” su Twitter o una frase motivazionale. Più complesso generare un contenuto originale basato sull’esperienza che proponga nuove idee e stimoli la relazione.
Il potere di un contenuto evergreen
Gli articoli utili in cui insegni qualcosa e senza tempo, che rimarranno sempre attuali o che rispondono ad una frequente richiesta di approfondimento, sono contenuti che richiedono molta energia espositiva, ma hanno la capacità di generare una rendita per anni. Senza scomodare il posizionamento sui motori di ricerca, questa tipologia di contenuto è naturalmente predisposta ad essere condivisa da te attraverso attività organiche e a pagamento per mesi o addirittura anni.
Fare un post per il Blog, o un video su YouTube, richiede maggiore sforzo rispetto una foto su Instagram, ma rende di più e si rivaluta nel tempo. Rimane maggiormente impresso nelle persone rispetto alla singola esternazione sui social e genera una migliore propensione alla richiesta diretta.
Questo è il motivo per cui, anche se non pubblico nulla per giorni, ho costantemente domande per preventivi, richieste di contatto, iscritti alla newsletter e messaggi privati.
Quando si parla di contenuti di qualità, si parla di contenuti che generano una rendita di posizione. Tutto il resto è rumore o inutili like.
Grazie Riccardo. Tutto vero quel che scrivi. E l’ho provato proprio nei giorni scorsi. Un amico, di cui avevo scritto un bell’articolo ormai più di un anno fa, è tornato a condividerlo sui suoi canali social. Il piacere che provi in questi momenti non è paragonabile a nient’altro.
Questo accade solo con i contenuti che rispondono ai bisogni percepiti. Un peccato che siano passati di moda per alcuni che inseguono il sogno di creare contenuti facili e di successo ;)
In una società dove insegnano il tutto e subito, senza alcun percorso, senza dedica di tempo,senza ComPetenza e conoscenza, logico che si estingusno i contenuti di valore con valori.
Il compito di chi se ne accorge, lavorare e fare per ripristinare i contenuti di valore …e oggi con il web è molto più semplice riuscirci.
A noi questo arduo compito
Grazie, perchè rispondi al mio senso di colpa per aver (momentaneamente) trascurato il mio blog col sollievo di averlo popolato per anni di contenuti frutto di impegno e studio. E adesso finalmente mi affiderò a qualcuno in grado di valorizzarli così saranno davvero evergreen e soprattutto, spero, utilizzati.
Mitica Elena, vedrai che l’investimento fatto porterà i suoi frutti
Ciao Riccardo, è proprio vero. Confermo quanto hai appena scritto.
Anche sul mio blog spesso quando vado a controllare il tag di analytics mi rendo conto che spesso saltano fuori parecchie visite ad articoli che pensavo fossero sepolti.
Invece sono li e ben indicizzati e quando servono la gente li trova!
Ma soprattutto rispondono a bisogni percepiti e ottengono molti più contatti o richieste di preventivi di un post su Facebook
A quel che osservo, le pagine Facebook sono morte senza sponsorizzazione. Quelle che sopravvivono lo fanno grazie al vantaggio acquisito in passato. Instagram è in fase di sviluppo, con sempre maggior numero di nuovi iscritti, ma non porta valore in quanto non consente, ai piccoli, di aggiungere link a risorse esterne.
Quindi al momento l’unico che dà soddisfazione è proprio il blog, se si scrivono contenuti di valore che vengono letti dall’inizio alla fine. Io ho capito che il mio se la cava bene da quando hanno tentato di clonarmi il dominio, un nome simile, che conta sull’errore dell’utente nella barra degli indirizzi (typosquatting). Cercano di approfittare del mio ranking. :D
C’è gente molto strana in giro, che pazienza…