Parto con la premessa che tu che mi stai leggendo sei così come ti descriverò. Lo so, perché lo siamo tutti e lo sono io per primo. A noi piacciono le comodità, l’utilizzo minimale del cervello quando non è strettamente necessario. Ci piace impegnarci in cose per cui vale la pena spendere energie fisiche e mentali, tralasciando il resto. Per vivere e lavorare ci servono molte energie e il nostro cervello si mette in modalità “automatica” tutte le volte che lo ritiene necessario.
Accade quindi che, se abituiamo il cervello del nostro cliente a rivolgersi a noi, troverà scomodo verificare altri fornitori. Se la qualità, la comodità e il prezzo sono accettabili non ci penserà minimamente a cercare altre soluzioni.
Ho avuto in passato un’attività all’interno di un centro commerciale e ho potuto constatare il modo di pensare e di comportarsi dei clienti. Alcuni tirano un sospiro di sollievo appena trovano un interlocutore affidabile e sicuro, perché permette loro di risparmiare energia e tempo che potranno impiegare in altri modi.
Secondo questa logica, la difficoltà principale è convincere il cliente a rivolgersi a noi le prime volte, riuscire a farci percepire come interlocutori affidabili, convenienti e successivamente trattenere il cliente con prodotti e servizi in linea con le sue esigenze.
Nel cercare di ottenere un obiettivo che coinvolga le persone, dobbiamo comprendere come instillare l’abitudine nel pubblico. I supermercati utilizzano l’offerta sottocosto, un affare che inizialmente rappresenta una perdita, ma che successivamente permette loro di guadagnare attraverso l’abitudine del cliente a rivolgersi a loro. Come la grande distribuzione, anche noi possiamo creare questa abitudine. La facciamo regalando contenuti e informazioni di valore ad un pubblico che inizia a seguirci e che finirà con il rivolgersi a noi in caso di necessità.
Investire il proprio tempo nel blog, nei video e nei contenuti originali sui media digitali ha proprio questa funzione: farsi seguire, convincere della propria professionalità e, infine, creare ed ottenere l’abitudine a rivolgersi a noi.