Tutti i giorni mi trovo di fronte a questo foglio di Pages bianco e mi chiedo, “cosa scrivo oggi?”. Non ho idee, ho sonno e ho solo in testa gli impegni e le scadenze di oggi. Più sono nervoso per le tante cose da fare e meno mi vengono idee buone per un post.
Le buone idee vengono dalla rilassatezza; al sabato, quando non ho appuntamenti e impegni pressanti, potrei andare avanti a scrivere per ore, oggi non è la giornata giusta e presto entrerà in ufficio Rudy aggiungendomi altro lavoro (come io faccio con lui).
Quello che ho raccontato sopra è uno dei motivi per cui molti non scrivono un blog, si sentono già abbastanza impegnati e stressati per ricavarsi quei 30 minuti necessari a scrivere un buon post e, sapendo di avere poco tempo, non hanno la necessaria tranquillità per rilassarsi e dare il meglio di loro.
La professione di blogger non è ancora sbarcata in Italia e forse non lo farà mai, chi scrive un blog lo fa perché genera un grande ritorno al suo personal branding, amplificando una visibilità fondamentale in molti ambiti lavorativi.
L’ispirazione
Se dovessi aspettare l’ispirazione il mio blog conterrebbe un post al mese, l’ispirazione la prendo e la infilo a calci nella mia testa con una semplice pratica: alla mattina leggo tutto quello che hanno scritto il giorno precedete i miei colleghi blogger d’oltreoceano.
Faccio un ampio girò tra le cerchie di utenti che ritengo più interessanti e leggo i tweet della lista di ottimi blogger verticali sull’argomento che tratto. Infine, se ancora non ho trovato l’idea, apro il Digg Reader dove ho inserito 50 blog internazionali ben organizzati sugli argomenti che tratto.
Essere ispirati è uno stato di grazia che mal si addice ad un professionista che corre. La consapevolezza dell’importanza strategica e l’onorare l’impegno con la propria community di lettori deve far scattare la molla per cercare tutte le strade percorribili affinché il post esca quasi quotidianamente. Perché non si ha tempo solo per quello che non si vuole fare.