Da quando ho aperto Twitter e altri canali sociali, adotto una tecnica semplice e umana, questa regola cozza con quello che esperti del settore affermano nei corsi e sui loro blog.
Per come li vedo io, i social network, sono relazioni ALLA PARI tra esseri umani; snobbare è un atteggiamento da guru sul piedistallo e che va bene se volete apparire “influencer” e leader indiscussi a cui tutti devono inchinarsi e chiedere udienza.
Seguo tutti quelli che mi seguono
Ho letto un recente post in cui si diceva che un vero guru/influencer dovrebbe avere un rapporto 1 a 10 tra chi segue e chi lo segue. Ad esempio il mitico Seth Godin è seguito da 419.000 follower e non segue nessuno.
Ecco io NON VOGLIO ESSERE né guru né influencer, quindi, se parlate un linguaggio a me comprensibile e non postate cose da denuncia, @skande vi segue!
Vi seguo ovunque, sia su LinkedIn che su Twitter (su Facebook pongo qualche limite in più, per via dei post in cui inserisco notizie “private”), perché per me questa pratica è una forma di rispetto verso chi mi legge. Devo avvertirvi che molto raramente scorro le timeline per limiti di tempo.
Se siete ancora legati al concetto: “se me la tiro apparirò più brillante, famoso e intelligente” scendete sulla terra, abbracciate le persone come voi e scoprirete che avete ancora molto da imparare sulle relazioni umane e digitali.