Sono i contenuti il campo di battaglia in cui impegnarsi con maggior vigore. Attraverso questi otteniamo visite, visualizzazioni, posizionamento, contatti e, con il tempo, un nutrito seguito di persone interessate che ci stimano. I contenuti sono l’elemento che crea maggiore impatto sulla visibilità personale e aziendale ed è questo il motivo per cui devi fronteggiare una potente concorrenza da parte di chi ha compreso bene il loro potenziale. Inutile girarci intorno. Chi vince la guerra dei contenuti ha notevoli probabilità di ottenere clienti, opportunità lavorative e assunzioni.
Un articolo per il blog o un post su Facebook e LinkedIn devono portare con sé elementi che lo facciano emergere dalla massa di contenuti deboli, che costituiscono il rumore di fondo delle pubblicazioni di chi non ha compreso gli elementi essenziali di un post coinvolgente.
Sono cinque le proprietà cardinali di un post (o video) in grado di creare una vera differenza tra il tuo contenuto e quello dei concorrenti. Comprendo che unirle tutte insieme in un unico post non sia facile, ma il tentativo andrebbe fatto visto il premio che ti aspetta. Ecco quali elementi rendono un contenuto coinvolgente:
- Semplice
La semplicità è l’aspetto principale di qualsiasi contenuto che si faccia ricordare e soprattutto condividere. Creare un post fruibile da chiunque scritto con un linguaggio accessibile, ma non banale, è una abilità che, nel tempo, andrebbe ricercata. Dovresti limitare al massimo i neologismi, i termini tecnici e tradurre in italiano tutto ciò che è possibile tradurre. Ogni singola complicazione ti fa perdere per strada una parte di lettori. - Sorprendente
Perché dovrei essere attratto da quello che già conosco? I lettori sono attratti dalle novità o da cose che non conoscono. Inserisci sempre elementi di innovazione e di ricerca come motivo ulteriore di attrazione per trattenere il pubblico. - Solido
Quello che racconti nel contenuto è vero e reale o si parla di idee astratte? Le persone che cercano informazioni hanno l’esigenza di trovare utilità e non solo suggestioni. Le tue valutazioni sono utili, ma sono più efficaci se le supporti con dati e solidi elementi a conferma. - Autorevole
La fiducia è un elemento fondamentale. Perché dovrei fidarmi di te? Hai la capacità di renderti degno di questa fiducia? Nel caso avessi iniziato da poco il difficile mestiere del blogger, dovresti fare leva sull’autorevolezza riflessa dei personaggi che citi come fonti. Se, ad esempio, riporti un virgolettato di un noto personaggio del settore, nessuno può dire che non è vero. - Emozionante
Anche se parli di un aspirapolvere puoi, anzi devi, emozionare. Le emozioni e la passione che metti nel raccontare la tua storia coinvolge empaticamente il lettore e fa scattare una vicinanza emotiva che porta, chi la vive, a percepirti umano e sincero e a condividere i tuoi contenuti.
Se volessimo fare un post applicando tutti questi elementi potremmo farlo nel modo che espongo sotto. Lo applico ad un semplice articolo in cui spiego come si avvita una lampadina.
Come avvitare una lampadina
Sarà capitato anche a voi di rimanere al buio. Ad un certo punto la lampada del soggiorno, quella che mi permette di leggere mi ha tradito, si è spenta dopo aver esalato l’ultimo, intenso, raggio di luce.
Non auguro a nessuno di rimanere al buio, nello smarrimento più totale. Per fortuna, mi sono ricordato di avere una lampadina in garage. Quando mi ha arredato casa, l’elettricista, mi ha lasciato un paio di lampade di riserva per far fronte a situazioni come questa. Per uno come me, poco pratico con il “fai da te”, capace solo di utilizzare computer e altri aggeggi tecnologici, rimanere al buio, senza poter contare sull’aiuto di un esperto è frustrante. Ma, forte del ritrovamento della lampadina nuova, mi sono cimentato nell’impresa.
Ora, dovete sapere, che le lampadine di oggi sono molto diverse da quelle del passato. Vi ricordate le vecchie lampade ad incandescenza, quelle che avevano il filo in tungsteno all’interno del bulbo di vetro? Queste non esistono più, perché messe al bando dall’unione europea per motivi di spreco energetico. Ora abbiamo le lampadine LED con cui, a parità di luce, si risparmia notevolmente.
Dopo aver smontato in modo fortunoso la lampadina guasta, mi sono ritrovato ad avvitare quella nuova, ma purtroppo non ne voleva sapere di avvitarsi al lampadario. Nello sconforto più totale, ho telefonato all’elettricista che mi ha sorpreso con un’indicazione salvavita: “La lampadina si avvita nello stesso modo in cui si chiude un rubinetto dell’acqua”. Dopo questa informazione vitale, luce fu!
L’articolo che avete appena letto è un piccolo esempio di come potrebbe essere un post su un argomento tecnico. Qualsiasi argomento, anche il più stupido, non è mai banale se aggiungete un pizzico di emozione e indicazioni utili ai lettori.
Ora torno al mio nuovo lavoro di elettricista, specializzato nella sostituzione di lampadine.