Mi arrivano per mail molte richieste di aiuto di blogger frustrati: “impiego molto tempo a scrivere un post che non riesce a fare più di 100 letture“, oppure, “il blog non decolla nonostante gli sforzi“, ecc.
Tutto questo non è normale, chi usa internet si aspetta di leggere quotidianamente nuovi contenuti, idee brillanti, notizie interessanti e informazioni che lo aiutano nella vita di tutti i giorni. Non esiste un posto migliore dove scrivere un contenuto.
Conosco la frustrazione di chi posta un articolo e il giorno successivo, guardando gli Analytics, ne rimane deluso dagli scarsi risultati di visite. Gli inizi sono faticosi e non è ben chiara la linea di condotta premiante e come esporre le idee che si hanno in testa.
Una delle cose che non finirò mai di ripetere è l’importanza della costanza di pubblicazione, l’obiettivo è scrivere tutti i giorni o quasi, i lettori devono abituarsi ad un calendario editoriale in cui sia previsto un nuovo post tutte le mattine. Ci vogliono mesi ma alla fine si abitueranno a tornare sul sito.
Il contenuto deve avere un titolo interessante e di richiamo, supportato da una lunghezza di testo adeguata. L’errore che compiono molti è esagerare con la lunghezza del contenuto. Non sono ammessi voli pindarici e inutili lungaggini, bisogna puntare dritti alla notizia e alla soluzione del problema. Alcuni, quando faccio notare che il post è troppo lungo mi dicono, “Yoast (il plugin di WordPress per la SEO, nds) mi diceva che il testo era troppo breve per essere posizionato correttamente nei risultati di Google“, addirittura questi plugin SEO indicano dove inserire le parole chiave sul titolo e dentro al testo. È come se ad Indro Montanelli un software avesse imposto di mettere un titolo perché “fa SEO”, lo avrebbe preso a calci, ne sono certo.
Scrivere in modo semplice per catturare la maggior parte delle persone è un’altra regola, condire con un’eccessivo numero di termini tecnici e anglofoni il testo significa ucciderlo e perdere lettori.
Condividerlo correttamente sui canali sociali è un altro fattore da non sottovalutare, e ricordatevi, che per favorire la condivisione dei vostri post dovrete essere generosi anche con i post degli altri, in special modo di chi condivide i vostri post.
Sono un sognatore, al contrario di quello che mi dicono i colleghi che la pensano diversamente, sono convinto che chiunque possa diventare un ottimo blogger e che non bisogna avere un talento innato. La cosa che vi aiuterà, più di qualsiasi libro sull’argomento, sarà osservare e analizzare i blogger migliori per capire come operano e replicarli. Io ho fatto così.