Perché la gente dovrebbe vedere o leggere i tuoi contenuti? Non sei una star della televisione, un attore o un famoso sportivo. In altri termini, non hai le caratteristiche per beneficiare di un seguito creato unicamente dalla tua popolarità. Le persone seguono altre persone solo quando queste sono fonte continua di informazioni, hanno le stesse passioni o interessi e, soprattutto, condividono la loro conoscenza.
La condivisione è l’elemento più efficace per attrarre un pubblico e far capire che solo chi ha davvero la conoscenza ed è competente nel proprio settore di appartenenza può condividere. In molti casi, mi sono sentito dire che mettendo a disposizione di tutti i “segreti professionali” sul blog, avrei formato i concorrenti, oppure che i possibili clienti avrebbero fatto da soli, utilizzando le mie informazioni e che non si sarebbero più rivolti a me.
La realtà è ben diversa. Chi cede informazioni ha un vantaggio temporale, elemento che, in un mondo così fluido, fa decisamente la differenza. Normalmente, un professionista è considerato tale per la approfondita conoscenza della sua materia, per la sua capacità di aggiornarsi e perché ha clienti e stimoli che lo portano quotidianamente ad affrontare nuove sfide. Non sarà qualche post sul blog a svelare tutti i trucchi del mestiere, perché se così fosse, significherebbe che non si tratta di una vera professionalità ma di qualcosa di acquisito che chiunque riuscirebbe a replicare. Oggi, l’innovazione continua rende obsolete le informazioni e le tecniche nel giro di pochi mesi, quindi condividerle contribuirà solo a farsi apprezzare da un pubblico che è costretto a rincorrere queste informazioni.
Le finalità ultime della condivisione sono la crescita personale e professionale e la vendita indiretta. In questo mondo in cui l’attenzione per promozioni e pubblicità è quasi completamente nulla, l’unico modo di promuovere noi stessi è condividere la nostra conoscenza. Come dice il mio amico Umberto Macchi, “comunicare, voce del verbo vendere”.