LinkedIn non è un social network come qualsiasi altro. Questo è chiaro a chiunque l’abbia utilizzato e nonostante questo, non lo abbia compreso appieno. Postare gattini o messaggi di stato con frasi famose non servirà a crearvi un network di professionisti collegati, che vi potranno essere utili a livello lavorativo. Sono moltissimi che mi chiedono come utilizzare bene la piattaforma professionale e oggi vi dirò la mia visione su questo social network in continua ascesa e che ultimamente mi sta dando grandissime soddisfazioni lavorative.
Come ho scritto nel libro “Fai di te stesso un Brand“, la predisposizione a valutare servizi, prodotti e offerte di lavoro su LinkedIn da parte dei suoi iscritti è altissima. Lo stesso manager che su Facebook si rilassa e non ha la propensione a valutare contenuti di lavoro, su LinkedIn, indossa il cappello da professionista e concede la massima attenzione a contenuti verticali sui propri interessi.
Le aziende utilizzano la piattaforma professionale per selezionare personale, contattare professionisti e valutare soluzioni tecniche/operative per far crescere la propria azienda. Sono presenti e usano lo strumento come fonte primaria per generare contatti e valutare professionisti.

Che cos’è LinkedIn?

Se siete principianti, oppure non vi siete mai interessati a questa piattaforma, sappiate che la forza di LinkedIn consiste nello stabilire delle relazioni tra professionisti. La forza di questo social network (in questo caso è un termine azzeccatissimo) sta proprio nel collegare tra loro professionisti e costruire relazioni. Il motivo primario che spinge a collegare a sé una persona è ottenere un canale di dialogo che potrà sfociare in una proficua collaborazione futura. LinkedIn basa, almeno in parte, il suo modello di business su questo e concede, a pagamento, la possibilità di mandare, sotto forma di mail, 5 messaggi mensili a persone non collegate a noi alla “modica” cifra di € 26,83 al mese. Quella che vi racconterò ora è una tecnica che ho sperimentato personalmente che non comporta spese di denaro e che darà i suoi frutti nel giro di qualche tempo. Quello che vi verrà richiesto è un impegno quotidiano di almeno 30 minuti, che potete distribuire a vostro piacimento nell’arco della giornata.

Networking su LinkedIn

Relazione, relazione e relazione. Non serve a nulla questo social se non lo utilizziamo con questa finalità. Capire come creare la relazione senza apparire inopportuni o esageratamente promozionali è una delle grandi sfide che ci aspettano e che negli anni diventeranno il nostro bagaglio di sensibilità. Con il tempo, matureremo l’istinto per la comunicazione efficace senza esagerare. A fare da guida deve essere sempre la risposta che daremmo noi per primi alla domanda: “cosa farei io se ricevessi una comunicazione di questo tipo?”. Se tutti cercassero di rispondere, non avremmo problemi di spam o di malumori qualsiasi.

notifiche di LinkedIn
le notifiche di LinkedIn

La relazione è fatta di costante monitoraggio di quello che accade, quotidianamente, attorno al nostro profilo: leggere le mail, le notifiche ai nostro post o i commenti che ci coinvolgono è una pratica che deve diventare quotidiana e ripetuta ad orari diversi. Basta poco per dare un segnale che esistiamo e che teniamo in considerazione il prossimo. Sono sufficienti un like, una risposta, un saluto a qualcuno o ringraziare chi ci condivide. Consigliare o commentare produce effetti sulla news feed della home e rende visibili voi e chi riceve le vostre attenzioni. Una reciproca operazione Win-Win. Potete utilizzare la mail per rimanere costantemente aggiornati su quello che accade sul vostro profilo.
Sulla destra della home page, in alto, c’è uno strumento straordinario chiamato “modi per restare in contatto” che ci annuncia alcuni cambiamenti relativi ai profili ai quali siamo collegati. Basterà consigliare o commentare i vari post almeno una volta al giorno, per dare, a chi ci segue, un segnale chiaro della nostra considerazione. Sapere di essere apprezzati fa apprezzare. (concettualmente l’opposto di quello che diceva Pier Paolo Pasolini: “essere odiati fa odiare”)

Ho raccontato in questo post il mio metodo per ottenere il massimo dalla piattaforma: Come funziona LinkedIn

Contenuti ottimi e di valore

Il marketing digitale è basato sul contenuto, concetto applicabile al Personal Branding. Il contenuto dovrebbe essere nostro, realizzato da noi per far emergere le competenze che abbiamo su specifiche tematiche e tecnologie. Il contenuto non dovrebbe essere autopromozionale, ma finalizzato alla trasmissione di valore ad un target predefinito che vorremo coinvolgere. Ho descritto questo processo in un mio precedente post: “Passaggi fondamentali di una strategia di ingaggio”.
Se non avete voglia o tempo di compiere l’operazione che reputo più efficace, ovvero scrivere un post sul vostro blog personale e condividerlo su LinkedIn, potrete condividere post di altri aggiungendo un vostro personale commento, con una cadenza almeno giornaliera.
 Condividere post di altri, anche di concorrenti, vi farà percepire come altrettanto autorevoli e capaci di informarvi e autoformarvi e non darete l’impressione di avere timore della concorrenza. Se non avete un vostro blog personale, potrete utilizzare quello interno alla piattaforma, che si potrà attivare, qualora non fosse disponibile, passando alla lingua inglese nei primi post. Il blog entrerà a far parte di Pulse, una app molto usata per informarsi su temi di lavoro e tecnologia e darà la possibilità di condividere i post, oltre che su LinkedIn anche su Facebook, Twitter e Google Plus. Il blog interno permette anche di notificare a chi ci segue l’avvenuta pubblicazione di nuovi contenuti, ampliando il nostro pubblico.

I gruppi di settore

Anche se avete pochi collegamenti, aderendo a gruppi specifici per il vostro settore, riuscirete ad ampliare il pubblico che vi potrà leggere. Consiglio di andare molto cauti e di informarvi bene su quali siano le regole dei singoli gruppi. Basta qualche amministratore poco benevolo per crearvi problemi che si potrebbero ripercuotere a cascata in tutti i gruppi. I post dovranno essere non promozionali ma di pubblica utilità e rilevanti dal punto di vista del contenuto. (per chi fosse interessato all’argomento, segnalo il mio gruppo che tratta di temi legati al social media marketing)

Collegamenti: il motore di LinkedIn

I collegamenti sono la chiave del successo sulla piattaforma. Più collegamenti riusciremo ad ottenere e meglio sarà. Vi sono diverse scuole di pensiero al riguardo. Io aderisco a quella che tenta di connettere chiunque possa allargare la capacità di propagazione e di ottenere più nodi possibili. Non potrete mai sapere da quale collegamento arriverà un’opportunità lavorativa o una vendita. Sono per non precludere nessuna possibilità. (PS, chi volesse collegarsi con me è il benvenuto: http://www.linkedin.com/in/skande )

LinkedIn “cerca lavoro”

Nella sezione “Cerca offerte di lavoro” potrete ottenere un quadro delle posizioni aperte in tutti i settori a voi più congeniali. È inoltre possibile attivare le notifiche via e-mail e salvare le ricerche. Uno strumento che ha dato lavoro a molte persone che conosco. Nel momento in cui scrivo, nel raggio di 160 km da Ferrara, ci sono ben 14 posizioni aperte per figure inerenti al web marketing.

LinkedIn non è un curriculum online. Serve più come landing page per la nostra attività attuale e per quella futura. Dovremo cercare di curare ogni dettaglio della nostra presenza e il networking con altri professionisti. Solo così otterremo il massimo da questa piattaforma che comincia finalmente ad avere un meritato successo anche nel bel paese.