Chi segue questo blog sa che non utilizzo Snapchat come mezzo espressivo, perché lo trovo non adatto ai contenuti che produco. Nonostante questo, sono molto curioso e seguo un nutrito numero di persone, amici, colleghi, star internazionali, che lo utilizzano quotidianamente. Tra queste, un appuntamento imperdibile è con Chiara Ferragni. La nota fashion blogger mostra ogni giorno innumerevoli video con cui racconta le sue giornate, in una narrazione della sua vita che mi ha affascinato fin dai primi tempi in cui ho iniziato a seguirla.
Chiara fa una vita da star, l’ho vista salire su jet privati, andare a feste esclusive e soggiornare in suite di hotel a cinque stelle. Ogni tanto riceve regali che farebbero capottare dalla felicità qualsiasi ragazza, profumi, gioielli, borse e scarpe. Parla poco e, se lo fa, avendo un pubblico internazionale, dice poche parole in inglese. Ha un bel modo di porsi è non fa la diva. Ogni tanto la si può vedere mentre mangia un gelato con la maglietta degli “Iron Maiden”, oppure mentre cammina per strada.
Credo che Chiara Ferragni faccia il content più interessante su Snapchat. Semplice. Mostra quanto sta bene al mondo, mostra che non ha problemi economici, si diverte, gira il mondo ed è sempre felice. Chi non può essere tutto questo, guarda la Ferragni e sogna.
Ho voluto chiedere a Elisa D’Ospina, nota autrice, modella, estrema conoscitrice della tecnologia e della comunicazione digitale (io l’avrei chiamata pure blogger, ma lei si offende) se Snapchat non abbia assunto una funzione analoga a quella dei rotocalchi negli anni 60. Il fantasmino giallo potrebbe diventare il nuovo “Novella 2000” per chi ama sognare una vita diversa?
“In realtà Novella 2000 ti ha sempre fatto vedere una realtà costruita, gossip inventati. Snapchat è più un real time. È la tua vita proiettata in un Social o meglio ciò che tu vuoi far vedere della tua vita. La gente vuole curiosare, sapere cosa c’è realmente in un dietro le quinte, dietro a un progetto, dietro alle cose. Le persone sono stanche della realtà artefatta della tv, di un blog, di un filtro. Ecco perché è forte Snapchat… Puoi usare 4000 filtri ma, allo stesso tempo, devi essere realmente te stesso. Altro punto a favore è la velocità. Non è una diretta Periscope o Mentions, i video durano 10 secondi e sono facili, fruibili. Più che un Novella 2000 lo vedo più come un reality.”
Come dice Elisa, Snapchat può essere il mezzo con cui raccontare i retroscena, una verità a cui abbiamo un accesso esclusivo e che, se sappiamo essere autentici e interessanti, ci permette di attrarre l’interesse di altri, attraverso un punto di vista alternativo di un mondo che crea più illusioni che sostanza. Un racconto che, anche se filtrato e camuffato dai numerosi effetti possibili, appare più reale della realtà. Non c’è una regia e non ci sono truccatori, ma solo la estemporaneità di un momento preso al volo.
Per chi volesse seguire Elisa e Chiara su Snapchat (ci sono anche io per messaggi o per farvi seguire):