Non so se capiti anche a voi, ma il mio blog, nell’ultimo mese, è stato raggiunto nel 42,38% dei casi da utenti provenienti da dispositivi mobile (smartphone 33,49% e tablet 8,89%). Non è una novità, ma la tendenza è in deciso aumento e questo fenomeno dà delle importanti indicazioni sull’importanza di prendere subito delle contromisure sia tecnologiche che comunicative.
Ho già scritto in questo post che gli utilizzatori di smartphone sono poco inclini alle ricerche di Google preferendo applicazioni come Facebook, Twitter, WhatsApp, Messenger e così via.
Ci sono altri dati che Analytics rileva e che fanno ragionare: sempre nell’ultimo mese il traffico proveniente dai social network è stato del 45,27% e quello proveniente dalle ricerche organiche del 26,67% (lo so, sono scarso nei posizionamenti nelle SERP di Google).
Il traffico diretto è stato del 21,72%: un buon numero di utenti è arrivato digitando il sito nella barra degli indirizzi o dai preferiti e una buona fetta dalla messaggistica privata in applicazioni che, facendo una stima, potrebbero essere il 10% delle visite totali.
Nel post di Tamas Torok, “Tutto ciò che facciamo nei Social Media è errato” racconta:
non stupitevi, ma i social media non sono solo Facebook, Twitter, LinkedIn e Pinterest. In realtà i social media sono molto più di quanto si pensi. Questa altra metà dei social media non è ben visibile, ma è lì ed è enorme” e continua, “Probabilmente avete già notato che i telefoni cellulari rappresentano una parte significativa dell’attività sociale. Questa tendenza non si fermerà qui. La condivisione tramite dispositivo mobile diventerà sempre più importante in futuro”.
Nel post racconta anche altri dettagli di come si sviluppano le dinamiche di condivisione attraverso la combinazione di diversi social media, messaggistica e mail, che vi invito a leggere.
La condivisione attraverso messaggio privato, anche se condiviso con un’unica persona, ha un effetto dirompente per i seguenti motivi:
- Il link proviene da una fonte attendibile (da un amico)
- Il contenuto è molto rilevante (è noto l’interesse del ricevente)
- Il canale di comunicazione è privato, il che significa che non è affollato di altri articoli irrilevanti (meno distrazioni)
Questi tre fattori aumentano moltissimo la possibilità che il ricevente faccia un clic sull’articolo e voi riusciate ad ottenere nuovo traffico.
Per i blog in WordPress esiste un plugin gratuito e di facilissima installazione che permette di condividere su WhatsApp Il suo nome è “WhatsApp share button”. I maggiori quotidiani italiani ed esteri hanno inserito questo pulsante, che potete vedere, ad esempio, anche sul sito di Repubblica.it. Purtroppo non ho ancora trovato un pulsante di condivisione su Facebook Messenger, l’altro gigante delle conversazioni private.