Ho parlato spesso sull’importanza del titolo di un post, il titolo è una promessa fatta al lettore e motivo di attrazione verso i nostri contenuti, sbagliarlo ci renderà poco visibili ed efficaci nella fase di condivisione. Altrettanto importante è l’abstract (c’è chi lo chiama descrizione o sommario), ovvero il breve testo tra i 100 e i 150 caratteri che va a visualizzarsi sotto al titolo nei risultati di Google e altri motori di ricerca, attraverso il meta tag <description>. Viene inoltre visualizzato su Facebook e in molti social network durante le anteprime nell’atto di acquisizione di un link.
Perché l’abstract è fondamentale quasi quanto il titolo?
Il suo ruolo è quello di convincere a proseguire nella lettura e cliccare sul link; ricordo che Google penalizza nel posizionamento i risultati che non convincono gli utenti e non vengono cliccati, proprio come afferma Davide “Tagliaerbe” Pozzi:
non sempre un buon posizionamento significa molti click. Se sei ben posizionato per una parola chiave ad alto traffico, ma noti che ottieni poche visite da Google verso la tua pagina, significa che il tuo snippet non attrae in alcun modo l’utente, o che qualcos’altro nella SERP ha guadagnato la sua attenzione
Oltre ai danni sul motore di ricerca, un pessimo sommario, risulta inefficace anche sulle reti sociali. Un buon abstract deve condensare in pochi caratteri il contenuto dell’articolo, evitate frasi troppo complesse: semplicità, ritmo e scorrevolezza sono le chiavi che vi servono a ideare una buona descrizione. Dovrete essere originali e vivaci quanto basta ad attirare l’attenzione, in elenchi (SERP e newsfeed) in cui pochi hanno intuito le potenzialità di questa piccola, ma grande, opportunità fornita dal breve testo che accompagna il titolo dell’articolo.
Brevi, informativi e seducenti
Se il titolo è l’etichetta con cui sigilliamo la nostra piccola opera, è nella descrizione il luogo in cui la potremo caricare di pathos. Il titolo deve essere necessariamente breve e difficilmente potremo riuscire ad emozionare e approfondire attraverso esso; questo compito deve essere delegato ai 150 caratteri del sommario. Per creare un buon abstract dovremo toccare uno, al massimo due, dei punti essenziali di cui si è scritto nel post e che si colleghino, approfondendo, quello che è già stato scritto nel titolo. Se avete un paio di parole chiave per cui volete essere trovati dovrete inserirle anche in questo testo, poiché molti sono concordi nel ritenerlo utile ai fini del posizionamento nei risultati di Google. Personalmente non cerco a tutti i costi di inserire le parole chiave, se riesco senza sforzo in maniera naturale le inserisco, ma penso soprattutto a chi mi leggerà. L’algoritmo del motore di ricerca passa in secondo piano rispetto al riuscire a catturare l’attenzione del lettore.
Alcuni esempi
Questo è un esempio preso da Linkiesta, in un post che racconta dell’inglese “maccherònico” del premier, aspramente criticato e deriso nel web:
Come potete leggere, già dal titolo, si può intuire che il post sia stato scritto in difesa del primo ministro. Il sommario calca la mano e addirittura pone la domanda: che ci importa? Ottimo esempio di utilizzo di un breve abstract.
In questo articolo tecnico sulla tecnologia nfc (quella che permette i veloci pagamenti tramite cellulare), oltre al breve titolo già ampiamente esplicativo, si riafferma che nel post sarà esposto tutto quello che dovremo sapere riguardo questa tecnologia, gli esempi di applicazione e come cambierà la nostra vita. Poca emozione ma molta sostanza, quello che serve in questo genere di articoli tecnici.
Il prezzo del petrolio che cala è una buona notizia, ma ci sono dei risvolti che non abbiamo considerato. L’abstract in questo caso mette in guardia chi volesse festeggiare e anticipa che nell’articolo ci saranno sorprese e colpi di scena.
Questi sono solo alcuni esempi, l’immaginazione e la tecnica si imparano con l’esperienza; scrivere un buon titolo è già difficile, corredarlo di un buon sommario complica il lavoro e, se ben confezionato, porta enormi benefici e convincerà gli utenti a seguire il link aumentando le visite al contenuto.