Twitter ha la capacità unica di legare i contenuti agli argomenti di cui la gente sta parlando in quel momento“, ha detto Debora Aho Williamson di VentureBeat. “Questo è il bene più prezioso di Twitter“.
Twitter ha stupito tutti, i recenti dati hanno fatto intravvedere un futuro luminoso per la piattaforma, come riporta il quotidiano Repubblica.it: “Rispetto al trimestre precedente ha visto crescere del 6,3% il numero degli utenti attivi mensilmente mentre su base annuale c’è stato un +24%. In pratica, rispetto al 31 marzo c’è stato un incremento su scala globale di 16 milioni di utenti a 271 milioni. Quell’incremento è superiore alle stime che spaziavano dagli 8 ai 15 milioni di persone che accedono al loro account almeno una volta ogni mese”.
Il CEO Dick Costolo, ha dichiarato a Forbes, che nelle intenzioni della proprietà c’è quella di farne, “La più grande rete di informazione nel mondo” e di questo ne sono sempre più convinti anche gli investitori. Lo si è visto durante la recente Coppa del Mondo, Twitter ha unito e aggregato tutti nella conversazioni avvenute attraverso milioni di tweet e coinvolgendo tutte le nazioni interessate.
Si è notato che l’interesse per la piattaforma è più forte a fronte di una ricerca di notizie; è facile da consultare sia per i giornalisti che per quelli che vogliono news veloci e di prima mano.

Non nascondo che Twitter sia la mia piattaforma preferita, personalmente ho apprezzato moltissimo l’introduzione delle statistiche: ora che ho compreso di avere un pubblico molto più numeroso di quello che sospettavo ha dato ulteriore spinta al mio impegno e ho molti più risultati che da qualsiasi altro social network. I legami deboli sono la chiave per trovare nuovi lettori e clienti, su Facebook uniamo legami forti o potenzialmente tali, meno utili sul fronte lavorativo. È Twitter la piattaforma ideale per curare il proprio personal branding, entrando nelle conversazioni attraverso gli hashtag riusciremo ad avere una buona esposizione mediatica. Il problema del microblogging rimane la difficoltà per i nuovi utenti di comprenderlo e riuscire a crearsi un seguito. Come per l’attività di un blog, il segreto è la costanza e la cura delle conversazioni.