Dopo una crescita incredibile durata anni, Facebook, sta per perdere utenti alla velocità della luce. Questa è in estrema sintesi la conclusioni a cui è arrivata una ricerca presso l’Università di Princeton.
Mark Zuckerberg a fine dicembre ha venduto azioni mettendosi in tasca 3,9 miliardi di dollari, probabilmente avrà pensato che la sua creatura aveva una quotazione borsistica sui massimi di quello che poteva rendergli? O semplicemente ha voluto monetizzare per buttarsi in nuove acquisizioni e nuovi progetti?
Non lo sapremo mai, in tutti i casi ora dobbiamo fare i conti con lo studio in cui i ricercatori affermano che Facebook è in procinto di essere “infettato” dal disinteresse di chi lo frequenta. Proprio come se fosse una malattia, calando gli utenti, altri vedrebbero meno interessante la piattaforma generando un fuggi fuggi generale. Negli USA questa fuga è iniziata a favore di app e nuovi social emergenti, nel nostro paese ancora non ci sono avvisaglie di contagio. I ricercatori affermano che:

Ci sono prove che le abitudini, come la malattie, si sviluppano di modo contagioso tra la gente: nascono e infine muoiono e il loro ciclo di vita è regolato dagli stessi modelli epidemiologici

declino facebookSecondo le previsioni, Facebook, arriverà a perdere l’80% degli utenti già nel 2017. Il declino è già iniziato: analizzando diversi fattori come l’interesse e i trend nelle ricerche di Google sono arrivati ad ipotizzare una curva di disinteresse simile a quella colpita da MySpace qualche anno fa.
Avevo già scritto di come Facebook da mesi oltreoceano avesse perso l’interesse dei giovani (16/24 anni), che si sono spostati in massa lontani dalla vista dei genitori su YouTube, Instagram e Tumblr. E il trionfo delle messaggerie istantanee come WeChatSnapChat e WhatsApp in cui comunicare a gruppi ristretti di amici fidati.
Non ultima la grande corsa di Google + che man mano sta integrando tutti i servizi di Google e che potrebbe essere il social network definivo in cui video, mappe, documenti, calendari, messaggistica saranno tutti integrati con un’unico account.
Facebook deve muoversi e acquisire nuove energie innovative se non vuole decadere e spegnersi, nel web come nella Savana il movimento è vita.

UPDATE

Di diverso avviso e tendo a crederlo pure io, l’articolo apparso su: http://www.tecnoetica.it
Fare l’analisi sulle ricerche con Google Trends è una follia ;)