Qualche settimana fa ho scritto del tool di monitoraggio Talkwalker di cui ci siamo dotati a NetPropaganda e ci torno per farvi un esempio di come può essere utilizzato. Come dicevo nel post precedente, questi sistemi di monitoraggio sono utilissimi per avere il polso della situazione riguardo le conversazioni sul web e nei media sociali. La reputazione on-line è fondamentale per le aziende e uno degli utilizzi di questi tool è controllare le conversazioni e fermare sul nascere informazioni errate e palesemente artefatte per screditarci.
Ho impostato il monitoraggio di tre grosse aziende produttrici di pasta per farvi un esempio di cosa si può ottenere nell’ascoltare la rete.
Come potete notare con questi operatori booleani ho fatto una ricerca della marca De Cecco e dei relativi competitor (Barilla e Garofalo), discriminando altri risultati non pertinenti con la pasta.
I risultati della giornata di ieri non sono stati tanti ma molto indicativi e rappresentano un buon esempio di quello che ci può accadere durante un monitoraggio.
Ordinando i risultati per rilevanza, possiamo notare che il nome del competitor Barilla appare citato in un articolo che parla della crisi dello stabilimento di Pasta Agnesi, quindi passiamo oltre.
Il secondo risultato è una uscita riguardo il nostro brand De Cecco e riguarda un noto chef che sta realizzando in progetto editoriale. La notizia è stata citata in un magazine.
A fianco ad ogni risultato appare una bandierina per indicare il “sentiment”: rosso per negativo, giallo per neutro e verde per positivo. Oltre a questo anche la portata del blog/utente che l’ha scritto e quante sono state le condivisioni.
Successivamente un sito che parla di sconti e nella fattispecie riguardo al concorrente Barilla in un supermercato.
Ecco che arrivano i guai, per Barilla, un tale ha postato su Facebook l’invito a boicottare una serie di marche di pasta dicendo cose, sicuramente inventate di sana pianta, come: “usa grano con tassi di micotossine altissimo (ammuffito)“. Fossi in Barilla interverrei immediatamente. (anche perché il soggetto nella foto imbraccia un fucile :D )
Immancabile il battutista da divano.
Un post fresco di giornata che parla del nostro brand, e un’intervista alla dirigenza che parla dell’attualissimo caso di attribuzione del made in Italy anche se il grano proviene dall’estero. Un tema caldo.
Altro guaio, questa persona ha pubblicato una lista di nomi di brand che, a suo avviso, utilizzerebbero additivi nocivi. Purtroppo ha il profilo chiuso e non posso rispondere con, “quello che non ammazza ingrassa”.
Avete avuto un “assaggio” di quali risultati i software di monitoraggio vi mettono in evidenza, ora come ora le aziende più strutturate non possono più farne a meno. Questi sono solo alcuni dei messaggi che circolano sul web, un social media manager deve poi una volta rilevati saper gestire le crisi. Più l’azienda è grande e il marchio famoso e più è richiesto un costante controllo e impegno.
Con tutto questo parlare di pasta mi è venuta fame.
Si può fare, anzi si DEVE fare
Ti avevo scritto anche al post precedente. Dal sito non sono riuscito a capire se fa sentiment analysis. La fa o ha solo la gestione manuale?
Permette l’engagement direttamente dalla piattaforma?
Certo che lo fa!
Richiedi una prova di 30 giorni per valutare se acquistarlo o meno come abbiamo fatto noi ;)
Domanda da neofita
Ma che differenza c’è tra usare questo strumento e un Google alarm?
Grazie a