Fino a qualche tempo fa pensavo anche io a Linkedin come ad un “curriculum on-line“, in verità è qualcosa di molto diverso. Il profilo è la vostra carriera futura, quello che siete e quello che volete diventare, un prodotto di marketing che serve a vendervi. Una volta contattati dovrete esibire il vostro curriculum vero, ma quella è un’altra storia.
Per farvi notare sulla piattaforma ci sono vari modi, che vanno dal postare cose interessanti e di valore nei gruppi e nel vostro profilo, allargare la rete dei vostri contatti (i contatti di primo grado sono fondamentali), auto candidature attraverso la piattaforma e link da un eventuale blog esterno (vi mostro come: così :D ).
Quando qualcuno interessato a valutare figure professionali passa per il vostro profilo avete un’unica occasione e fare le mosse sbagliate comprometterebbe una seria opportunità. Ricordiamoci che il 55% delle aziende e dei selezionatori usano Linkedin per il reclutamento del personale e valutare profili professionali. (fonte Adecco)

  • Della fotografia da inserire ne ho già ampiamente parlato qua.
  • La headline (ho fatto una grafica sotto per facilitarvi nell’individuazione dei punti) è forse la cosa più importante, di fatto è come un titolo di giornale, se la sbagliate probabilmente che vi valuta non leggerà il resto.
  • La sintesi professionale delle aziende per cui avete lavorato sono il riassunto di quello che scriverete nella sezione “esperienze
  • Contatti. Anche questa è una parte fondamentale, spesso mi imbatto su profili che ne sono privi, forse per salvaguardare la privacy. Se qualcuno è interessato a voi deve trovare in quel posto i dati per contattarvi.
  • Il Riepilogo: qua c’è gente che scrive veramente di tutto, c’è chi copia e incolla il CV, altri che divagano su cose assurde, spesso è scritto in inglese anche se ambiscono ad un lavoro in Italia. Il riepilogo dovrebbe essere coinvolgente e impressionante il lettore in un modo colloquiale. E’ come una lettera di presentazione in cui in poche righe si spiega chi si è e dove si vuole andare. Più che raccontare le vostre responsabilità attuali dovete raccontare i vostri successi. Anche con l’aiuto delle fotografie, si può aumentare il potere di coinvolgimento e l’interesse di chi vi legge.

Negli ultimi mesi ho verificato che da Linkedin faccio quattro volte il numero di accessi a questo blog rispetto a Google +, ho preso diversi contatti di lavoro che in alcuni casi si sono tramutati in commesse. I reclutatori, nella maggioranza dei casi, quando valutano un’assunzione valutano sia il profilo Linkedin che quello di Facebook (fate attenzione), da questo confronto spesso si prende la decisione che può cambiarvi la vita.

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