Lanciata nel 2009 da Jan Koum e Brian Acton, due ex dipendenti di Yahoo! di 37 e 41 anni, WhatsApp è l’applicazione mobile che ha avuto più successo nella storia. Riuscendo a conquistare 250 milioni di utenti in soli 4 anni, grazie alla sua presenza su tutti i sistemi operativi mobili (iOS, Android, BlackBerry, Nokia, Windows Phone, Symbian). Ha fatto dell’assenza di advertising un vanto e al costo di pochi centesimi all’anno consente a tutti di inviare messaggi, foto e video. Gratis e immediati.
Se fosse un social network sarebbe secondo solo a Facebook e sopra Linkedin e Twitter come numero di utilizzatori.
Una grossa parte del reddito dei giganti della telefonia è dato proprio dagli SMS che sono sempre aumentati nel corso degli anni ma secondo lo studio di Ovum si rileva essere in atto una flessione che nel 2016 potrebbe portare al declino. Il traffico di messaggistica è cresciuto solo del 10% tra il 2011 e il 2012, e dovrebbe scendere al 7% entro il 2013. Ovum stima che la disponibilità di servizi di sostituzione SMS causerà un rallentamento della crescita del traffico entro il 2015 per iniziare a diminuire nel 2016.
Non solo nel 2012 WhatsApp ha registrato una crescita del 600% nel traffico, anche la messaggistica sociale (ad esempio di Facebook o Twitter), sta rapidamente recuperando terreno nei confronti del SMS .
Per ora le Telecom sono stati a guardare la voragine che li si sta creando sotto i piedi, ma temo che qualcosa inventeranno per non essere “sfruttate” per bypassare i loro servizi.
Ti dirò di più… Una mattina, mi cambiano il telefono per via di una problematica HW. Reinstallo tutto il sistema e le mie impostazioni ma whatsapp NON funziona. Chiamo l’azienda alla quale affido le mie telefonate a botte di 100€ al mese (sai, sei libero professionista) e il “consulente” dall’altra parte del telefono mi dice:
“io non posso darle le impostazioni per inoltrare messaggi su whatsapp, creo un conflitto di interesse per la mia azienda”.
Morale? Le ho cercate da sola…
Ma perché?
La messaggistica SMS sta aumentando solo grazie alle nuove realtà (Africa, Asia, Sud America) che sono ancora legate alla telefonia mobile “basic” (non smartphone). I provider sono consci che il traffico SMS tenderà a diminuire nei prossimi anni, e dovranno essenzialmente sostituire le revenue di quella tipologia di traffico con il traffico dati.