Nel marketing le storie di insuccesso hanno un tratto comune: una sequenza inesorabile di errori da cui emerge la totale assenza di strategia. Anche le storie di successo annoverano una sequenza di errori, ai quali, però, è stato posto rimedio proprio con una solida strategia.
Dopo tante consulenze ho notato che non sono mai gli errori, gli incidenti di percorso o le cantonate a decretare l’insuccesso, ma l’assenza di una direzione, la mancanza di un’analisi a priori o di un obiettivo immutabile.
La distinzione tra tattica e strategia è spesso sfuggente, non tanto nel significato – che ormai (quasi) tutti comprendono –, quanto nei passi da compiere a monte, nell’identificazione di un programma solido.
La tattica è un singolo elemento usa e getta che va testato ed eventualmente abbandonato, non è qualcosa a cui possiamo legarci a livello emotivo o di aspettative. La proviamo, insistiamo, e se non dà i risultati attesi la lasciamo senza rimpianti, per passare alla successiva.
Nella comunicazione, le tattiche possono essere:
- Legate a un canale
Consentono di testare vari canali comunicativi per trovare quello più efficace per i nostri obiettivi. - Legate ai contenuti
Permettono di verificare con quale tipo di contenuto risultiamo più efficaci in relazione alle aspettative del pubblico che desideriamo raggiungere. - Legate al registro comunicativo
Se siamo un’azienda, si tratta di stabilire gli atteggiamenti e gli elementi della comunicazione verbale più adatti a ottenere la fiducia delle persone che ci osservano.
Se siamo singoli professionisti, più che alle aspettative dei potenziali clienti, dobbiamo prestare attenzione ai nostri valori, a ciò in cui crediamo e all’immagine che davvero ci rappresenta.
Ho fatto consulenze a persone che in questi anni hanno provato di tutto per ottenere rilevanza online, come aprire un account sul social di tendenza e poi chiuderlo nel tentativo di inseguire la moda successiva. Senza coerenza, senza messaggio e senza un filo conduttore cambiavano sempre registro, passando dal professionale al personale, arrivando addirittura alle chiacchiere da bar. Insomma, un’eterna ricerca della rilevanza senza strategia.
Sono migliaia i canali comunicativi, dai motori di ricerca ai social network, dalle e-mail ai gruppi di discussione: non possiamo essere ovunque e nemmeno ci serve farlo.
Sono moltissimi i contenuti che possiamo immettere in questi canali, ma prima di inviare un’e-mail o di pubblicare un video, una foto, un testo, dobbiamo innanzitutto sapere chi siamo, cosa vogliamo ottenere e quale vantaggio possiamo offrire a chi ci ascolta.
Sono infiniti i modi in cui possiamo convertire la fiducia – una volta ottenuta – a nostro vantaggio.
Avrai compreso che non ti occorre fare un video su TikTok, aprire un server Discord o un canale Telegram se non hai ben chiaro chi sei, in che modo tradurre i tuoi obiettivi in vantaggi per chi ti ascolta e come, infine, “riscuoterne” la fiducia. La strategia è fondamentale per iniziare a fare i primi passi, è un delicato equilibrio di percezioni che alimentano chi ti ascolta, ma devi essere consapevole che se una volta – una soltanto – non rispetti la fiducia e le aspettative di qualcuno, l’intera strategia andrà a rotoli.
Le tattiche sono usa e getta.
La strategia è il filo conduttore della tua vita.
“La strategia senza tattica è il percorso più lento verso la vittoria. Tattica senza strategia è il rumore prima della sconfitta”. Sun Tzu, L’arte della guerra.
Grande citazione!