“In questo periodo l’ansia è, in gran parte, il risultato del tentativo di svolgere i lavori di oggi con gli strumenti di ieri”, affermava Marshall McLuhan.
Sono ancora molti quelli che sui social parlano per slogan o che inseriscono in ogni messaggio una chiamata all’azione. Ancora non si sono accorti della rivoluzione che ha travolto le tecniche e le strategie di marketing.
Oggi il ritmo del cambiamento è così veloce che nessuno può definirsi un esperto di marketing: siamo tutti studenti, osservatori e ricercatori. Le piattaforme social di nuova generazione stanno rapidamente cambiando la narrazione, l’attenzione e i bisogni delle persone. Un incremento di velocità che sta modificando la natura stessa del marketing, esercitando un’incredibile pressione sulla ricerca, sulla cura dei clienti e sulla creatività.
Se sei un professionista togliti dalla testa la pubblicità
Sui libri di marketing del passato vengono messe in risalto le grandi operazioni promozionali e pubblicitarie. Hanno fatto scuola le campagne realizzate sulle televisioni, le riviste o i grandi manifesti. Molti, ancorati alla tradizione, quando pensano di promuoversi hanno in mente la pubblicità, uno slogan, una bella foto, un volto sorridente, una famiglia felice o un prodotto in offerta.
Benvenuti nel futuro! Questo è un mondo diverso, nessuno crede più ai messaggi di marketing.
I “consumatori” di oggi possono verificare ogni informazione, chiedere riscontri e leggere opinioni su qualsiasi prodotto o argomento in pochi minuti, semplicemente estraendo uno smartphone. Possono prendere decisioni rapide e da noi si aspettano molto di più delle classiche proposte di vendita.
Se ora la pubblicità è sempre meno efficace per i prodotti di largo consumo, figuriamoci per i professionisti.
Il professionista vende fiducia
Ci vuole un po’ di coraggio per mettersi in gioco, ma se vuoi attirare l’attenzione in questo mondo non hai scelta.
Per distinguerti, devi essere originale. Per essere davvero originale non devi concepire idee innovative, devi solo condividere la tua storia. Almeno una parte.
Se da un lato le tue competenze, i tuoi risultati o i tuoi studi possono esserti utili per farti scegliere, scoprirai che molti ti sceglieranno perché hai un atteggiamento, uno stile e un’etica affini a chi vorrebbe proprio te per un lavoro.
Puoi distribuire elenchi di caratteristiche tecniche, che chiamiamo “curriculum”, ma verrai scelto perché risulterai autentico, simpatico e conforme alle loro aspettative.
Per un professionista l’attività di branding non è altro che mostrare chi è veramente: non devi sforzarti o fingere, incontrerai un pubblico che ti apprezza e che ti assomiglia. Se gli assomigli otterrai la sua fiducia.
Un professionista trova lavoro con una delle più antiche tecniche del mondo: il passa parola.
Poi, anche se sei il migliore, ma stai sulle palle, non lavori.
Ma la verità assoluta, soprattutto in Italia è che spesso lavori per raccomandazioni, o semplicemente perché sei arrivato prima degli altri.
Comunque ciò che scrivi non fa una piega
Tra passa parola e raccomandazioni c’è una differenza sostanziale, ma hai perfettamente ragione amico!
“Il professionista vende fiducia”. La perfetta sintesi di come dev’essere il consulente commerciale oggi.
Esatto!