Hai mai incontrato qualcuno che cerca di ostacolare, mettere in cattiva luce o condizionare quello che dici o fai? Credo sia accaduto a tutti, nell’ambiente di lavoro, in famiglia o nelle relazioni, tuttavia è soprattutto sui social network che emerge con forza questo comportamento riconducibile a un comune malessere.
Ci sono persone insicure che tendono a sentirsi minacciate o inferiori agli altri. La loro reazione, quando si sentono messi a rischio dal talento e dalla capacità di qualcun altro, è cercare di porre freno alla minaccia con i mezzi che hanno a disposizione: denigrare, ridicolizzare e sabotare l’operato di chi vedono come un temibile concorrente.
La sindrome di Procuste
Il nome di questa sindrome deriva dalla mitologia greca. Infatti, secondo il mito, Procuste possedeva un letto dove invitava tutti i viaggiatori a coricarsi. Durante la notte, quando i malcapitati dormivano, ne approfittava per imbavagliarli e legarli. Se la vittima era più alta e piedi, mani e testa le sporgevano dal letto, procedeva a tagliarli. Se la persona era più bassa, la stirava, rompendole le ossa per far quadrare le misure.
Ho incontrato parecchie persone che avevano questo malessere nella mia professione. All’inizio non sapevo riconoscerli, pensavo di essere io in errore e, in alcuni casi, sono riusciti a fare bene il loro gioco. Poi ad un certo punto ho riconosciuto il pattern, i segnali che emergono dalle persone con questo tipo di personalità.
Ne elenco alcuni:
- Solo all’apparenza hanno un’altissima autostima, in realtà la usano come maschera.
- Sono instabili emotivamente, tendono ad essere molto permalosi e a mettersi in difesa senza un vero motivo.
- Anche se dicono di valorizzare il lavoro di squadra, tendono ad essere accentratori ed egocentrici.
- Se ti capita di ottenere un’opportunità o un successo lavorativo corrono a chiederti come ci sei riuscito e chi possono contattare per ottenerlo anche loro.
- Tendono a vedere come una minaccia qualsiasi cosa accade di bello nella tua professione.
- Non ti fanno mai un apprezzamento in pubblico, ma in privato sono quasi esagerati.
- Quando ti parlano fanno battute e denigrano chi non è presente.
- Parlano sempre di loro e mostrano di annoiarsi se parli di te.
La mia vita lavorativa è decisamente più rilassata e felice da quando li riconosco e li tengo a distanza, ma ciò non significa che mi sia liberato per sempre di queste ingombranti presenze. Li posso osservare quotidianamente nei commenti, nei comportamenti e in ogni contesto sociale in cui si sentono minacciati dalla mia presenza.
Quando un collega, un concorrente o un “amico” ti boicotta costantemente nel tentativo di annullarti o umiliarti è necessario prendere l’iniziativa e chiudere la porta. Costa fatica, ma alla distanza ripaga moltissimo. l’opzione è vivere nella paura di essere attaccato alla prima occasione, oppure riconoscere queste persone e allontanarli tagliando i ponti.
Online è semplice, basta bloccarli. Fallo per loro, soffriranno molto meno.
Sei illuminante Riccardo. Amo leggere ogni cosa che scrivi. Grazie.
Grazie Adriana, gentilissima!
Quando avevo più visibilità ne ho incontrato qualcuno, li riconosco dai segnali che hai descritto, ed anche io ho imparato a tenerli a bada. io li chiamavo iene, non sapevo dell’esistenza di questa sindrome ahha. grazie!
Dopo aver preso sonore fregature. Impariamo sulla nostra pelle a riconoscerli prima che si manifestano in tutta la loro bassezza
Purtroppo Riccardo di figure del genere ne ho conosco parecchie e solo ora grazie a te imparo che sono una “tipologia” definibile addirittura grazie a un mito greco!
e come dici tu, bisognerebbe stare alla larga da loro! ti tolgono il fiato e sono quanto di più deleterio possibile.
peccato che non sempre sia possibile.
a proposito, conosci un modo per neutralizzarli ?!
L’unico modo è allontanarmi da loro, ma sono alla ricerca di modi alternativi se qualcuno ha idee migliori :D
Io contrariamente tengo ad esaltare questi soggetti, li faccio parlare, li ascolto, commento poco perche di norma parlano solo loro, poi sono soggetti come dici ricchi di autostima e crogiolano nel loro bordo…naturalmente so di pasta sono fatti poi io traggo le mie conclusioni.
Grazie ottimo articolo.
Io purtroppo ci sono stato da compagno per 17 anni. Convivenza per 10 ad è riuscita a rovinare la mia vita e di brutti giudizi verso tutto e tutti
Grazie per le tue newsletter, sono contento di essermi iscritto. Le tue parole e il modo sempre pacato e mai sopra le righe in cui ti esprimi mi piacciono molto.
Gli argomenti sono sempre interessanti e “illuminanti” ed essendo una di quelle persone che vogliono crescere, lavorare e formarsi, mi aiutano molto in questo.
Grazie amico mio!
Bravissimo Riccardo, non conoscevo il mito ma il personaggio, purtroppo, sì. Hai ragione, allontanarli è l’unica.
Quando Procuste è il tuo capo che fa di tutto per farti licenziare c’è poco da fare
Quello si chiama mobbing ed è perseguibile legalmente.
Tutto inizia da un complesso di inferioritá (una fobia) e ridicolizzare diventa una mania.
In ogni caso non sono da confondere con gli oppositori.
Le opinioni contrarie devono esserci.
Non stiamo parlando di chi critica e argomenta idee diverse. Quelli, al contrario, vanno avvicinati perché ci trattano con onestà e ci aiutano a evolvere
Per carattere cerco sempre di essere aperta e fiduciosa nei confronti delle persone, sono portata a vedere il buono di ognuno. Mi è capitato di incontrare persone così, ho sempre cercato di non farmi coinvolgere troppo dal loro atteggiamento, di mantenere un pò di distacco. Mi rendo conto però che comunque hanno lasciato il segno, mi hanno condizionato molte volte. Leggendo il tuo articolo, mi hai fatto riflettere ulteriormente e concordo con te, non immaginavo fossero identificabile con una sindrome. Saperle riconoscere (le caratteristiche elenchi sono inconfondibili) e tenerle alla giusta distanza, arginarle è sicuramente la strategia migliore per tutelarsi.
Sono completamente d’accordo con te!
Allontanarli al massimo possibile, cosi soffrono di meno!
Mi piace molto le cose che scrivi, mi fa riflettere molto e imparo anche tanto!
Complimenti!
Purtroppo nel lavoro non sempre puoi scegliere il collega,io sto provando la tecnica ” meno per meno da più ” mi comporto allo stesso modo …prima o poi si stancherá !!! Le ho peovate tutte .. con le buone maniere, chiedendo interfetenze esterne , con atteggiamenti forti molto decisi niente da fare , vediamo se funziona fare come lui !!!