Mi sono dato un obiettivo: arrivare a più persone possibili cercando di raccontare la complessità delle attività di marketing rendendole semplici. Una sfida che non sempre mi riesce bene, a volte arrivo al podio, altre accetto la sconfitta. “A volte vinci, a volte impari” recita un antico proverbio giapponese.
Una sottile linea di demarcazione che separa il semplice e lo muta in banale incombe su chiunque produca comunicazione, tuttavia non mi sono mai offeso quando mi hanno detto che sono dozzinale. Al contrario, mi sono sentito in difetto quanto mi hanno segnalato che il mio è un contenuto troppo difficile da comprendere.
Quando mi dicono che sono banale, il problema sono gli altri (stanno seguendo la persona sbagliata), quando mi dicono che non hanno capito, il problema sono solo io.
Si narra che mesi prima di morire Walt Disney abbia detto: “Continuo a fare sempre lo stesso incubo: uno dei miei film viene proiettato in un cinema d’essai”. Un timore di cui soffro anche io prima di pigiare sul tasto “pubblica” o “invia”. Non voglio un pubblico di concorrenti, né fare il fenomeno tra gli accademici e nemmeno confinarmi in una nicchia di eletti con la puzza sotto il naso.
Nella comunicazione ci sono poche regole ferree, una di queste è che devi renderti comprensibile. Spetta al tuo pubblico decidere se sei poco utile e andarsene o interessante e restare.
Anche nel marketing ogni regola è fatta per essere infranta o rivoluzionata, tranne questa: devi individuare e soddisfare i bisogni delle persone alle quali vuoi arrivare.
Abbiamo due regole che vanno ossequiosamente rispettate alle quali va aggiunta l’ultima, forse la più importante: alle persone piace unirsi a coloro a cui si sentono simili, di cui condividono l’etica, la competenza e lo stile. È fondamentale, perché in pratica ti permette di tagliare a fette il tuo pubblico, allontanare chi è diverso da te e trattenere chi ti apprezza e condivide i tuoi modi e le tue scelte.
L’arte di crearsi un seguito è l’arte di modellare il tuo pubblico e renderlo simile a te nei pregi e nei difetti.
Puoi realizzare tutto questo solo se la tua coerenza contenutistica è solida e ben indirizzata quanto i binari della ferrovia Transiberiana.
Apprezzo molto la sua voglia di fare e di crescere, nonostante il suo bagaglio di esperienza maturata! Le persone propositivi, si sentono a scuola tutti i giorni!
Mi farebbe piacere poter dialogare con lei, visto i contenuti che ci accomunano.
Preferisco avere una comunicazione più umana (CALDA) ,non fredda e schematica.
Un’amichevole stretta di mano
Ciao Paolo,
sono molti a chiedermi di parlare al telefono, ma non riesco a soddisfare tutti amico ;)
Un abbraccio anche a te!
Grazie Riccardo. Sei sempre prezioso. Questo fine settimana leggerò il tuo ultimo libro. Sai perchè compro i tuoi libri? Perchè mi fido di te, di quello che scrivi e proponi. Hai detto bene: se mi dicono che sono banale, il problema non sono io.
Grazie Cinzia, gentilissima amica mia!
Gentile Riccardo,
il tuo è un problema che io non ho,
sai come faccio?
Non mi pongo quell’obiettivo e in questo modo ho eliminato tutti i problemi connessi al raggiungimento o meno della metà.
Questa risposta può essere interpretata in diversi modi, non sentirti offeso se avverti un po’ di arroganza, è un semplice commento senza alcuna pretesa.
Se non hai il bisogno, non hai il problema!