A quanto pare ci sono più “marketer” che “business coach”, oppure molti pensano che chi si occupa di branding e comunicazione, come me, abbia la soluzione a un modello di business che non ha né capo né coda.
Questo è ciò che osservo quotidianamente facendo colloqui preventivi per verificare se e come posso essere utile a professionisti e aziende di ogni genere, dagli artigiani ai venditori, si rivolgono a me addirittura potenziali “concorrenti”.
La cosa che mi lascia perplesso è che quasi mai hanno realmente bisogno di me, ovvero di una consulenza di una strategia comunicativa, ma hanno l’urgente bisogno di comprendere chi sono e cosa vogliono essere, o vendere, rispetto ai loro – non ben identificati a questo punto – potenziali clienti.
Le attività di branding e comunicazione non sono la soluzione. Si pongono a metà tra il prodotto/servizio e il potenziale acquirente. È quindi l’anello di congiunzione tra due elementi fondamentali, che rendono inutile qualsiasi tipo di diffusione, se non si hanno le idee ben chiare.
Quando ho immaginato il libro “Dimmi chi sei” avevo notato che la maggioranza delle persone che comunica online non ha né uno scopo né una direzione. Non essere consapevoli dei bisogni del mercato o dei propri bisogni rende inutile e addirittura deleteria ogni forma di comunicazione. In pratica, abbandonati alle percezioni non governate di contenuti improvvisati e senza anima.
Non è mai facile catturare l’attenzione dei potenziali clienti. Prima devono fidarsi di te, comprendere bene i loro vantaggi e la tua affidabilità, l’etica e le garanzie che metti in quello che fai, i risultati che hai ottenuto, il tuo stile e la passione che metti nel lavoro. Tutte cose che non puoi comunicare se non hai qualcosa che risponda ai bisogni del mercato.
“A meno che la tua pubblicità non contenga una grande idea, passerà come una nave nella notte”. David Ogilvy racconta come fare il mestiere del comunicatore significhi trasformare una buona idea in una grande idea.
Da me non troverai le idee, i prodotti o i modelli di business; il compito di un comunicatore non è fare il business coach, ma trasferire percezioni, informazioni e opportunità al mercato.
Posso esserti utile quando saprai chi sei e se avrai qualcosa che il pubblico vuole, ovvero una buona idea su cui lavorare. Posso lavorare sulla tua buona idea per trasformarla in una grande idea.
Dimmi chi sei: solo così posso esserti utile!
Ho letto il suo post che trovo interessante e calzante anche nella mia situazione anche se non sono un comunicatore digitale e non promuovo prodotti/servizi sul web ma ho pensato di avviare una attivita’ postale privata nella mia zona alla quale vorrei integrare dell’altro e non so cosa per il momento la lampadina non si e’ accesa
Forse qualcosa ancora non ti convince ;)
Potresti concentrarci sulle esigenze dei tuoi clienti, dando loro qualcosa che percepiscono utile e differente rispetto alla concorrenza.
A volte non serve trovare l’idea geniale, ma solo qualcosa di diverso da quello che fanno i concorrenti :)
Si chiama “buona idea” questa a casa mia ;)
quanta verità in questo articolo
Ciao Mirko!
Buongiorno Riccardo.
Questo articolo è molto interessante per me (ti avevo scritto a proposito in privato). Eppure, in prima battuta, non lo avevo letto, in quanto la grafica scelta di copertina mi aveva fatto fare tutt’altre associazioni. L’ho letto grazie alla tua newsletter. Buon lavoro e grazie. Michele
Ahh non è facile trovare una foto buona per un post così concettuale :/
E’ proprio cosi’… il tuo libro ‘Dimmi chi sei’ aiuta a trovare una direzione o a comunicare quella che si ha gia’?
L’ho fatto proprio per quello Rossana ;)