Ci sono autori e grandi comunicatori che dispensano consigli che ritengo in linea con il mio modo di essere e di pensare. Uno di questi è William Arruda, autore molto apprezzato in ambito di carriere e posizionamento. Su Forbes esorta a non seguire alcune indicazioni che potrebbero influire negativamente sul tuo Personal Branding.
I consigli che vedi sono abbastanza comuni in alcuni post su LinkedIn o Facebook e nelle pratiche che vedo fare da molti professionisti che non hanno ancora compreso quanto sia inutile procedere in questo modo.
Ecco alcuni consigli che devi ignorare se vuoi aumentare la tua efficacia:
- Basta esserci
Sembra un buon consiglio, ma il Brand deve essere focalizzato. Se sei visibile per il solo gusto di farlo, questo potrebbe aumentare il numero di persone che hanno sentito il tuo nome, ma a che scopo? Hai una strategia in mente? Hai un messaggio da comunicare?
I Brand forti sono tali, perché comunicano qualcosa. Devi esprimere in modo chiaro la promessa che porta con sé il tuo nome, non basta semplicemente esserci. Il primo passo da fare è quello di chiarire chi sei e cosa ti distingue dagli altri brand.
Per facilitarti in questo compito puoi leggere “Le 4 chiavi del posizionamento personale”. - La quantità conta più della qualità
Puoi certamente pubblicare contenuti tutti i giorni o twittare con la frequenza di Donald Trump, ma questo non ti aiuterà a costruire una presenza autentica.
Dovresti fornire valore a chi ti segue, non dire “Ehi guardami”. Domandati: “Questo contenuto può essere utile per le persone collegate a me? Cosa penseranno di me vedendolo?” - Basta condividere i contenuti di altre persone
Solo la condivisione o la ricondivisione di contenuti non basta per costruire una solida presenza online. Le persone tendono a dare maggiore attenzione al contenuto più che alla persona che ha condiviso quel contenuto, questo non è abbastanza per poter mostrare cosa sei in grado di fare e per far emergere i tuoi valori.
Per condividere contenuti di altri, devi rendere quel contenuto vicino a te, rendere preziosa quella condivisione aggiungendo il tuo punto di vista. - Elenca il maggior numero possibile di competenze su LinkedIn
È vero, il tuo profilo su LinkedIn ottiene più visualizzazioni quando hai più competenze elencate: ma a che scopo?
Se stai cercando una posizione nel digital marketing ma hai come competenza la vendita di immobili, ciò potrebbe attirare persone che sono alla ricerca di un agente immobiliare, quale valore otterrai così?
Potrai avere tante visualizzazioni del profilo ma questo sarà utile solo al tuo ego. Analizza il mercato a cui ti rivolgi, diluisci le informazioni. Fare branding non significa diventare famosi, ma essere rilevanti nei confronti del pubblico corretto.
Quando le persone che ritieni utili visualizzano il tuo profilo dovrai apparire pertinente e in linea con ciò che cercano. - Ottieni il maggior numero di contatti possibile
Vuoi lanciare una newsletter e vuoi ottenere nuovi contatti?
Non si tratta di raccogliere orde di persone per la tua mailing-list, ma di coinvolgere le persone che sono nella tua lista. Un elenco con 500 persone che aprono tutto ciò che invii e che rispondono, commentano e condividono è molto più prezioso per il tuo Brand rispetto a un elenco con 50.000 persone che non generano mai più di un tasso di apertura dell’1%.
Semplifica l’annullamento dell’iscrizione e mettilo bene in evidenza: fai capire a chi ti segue che lo vuoi tra i tuoi contatti solo se è felice di esserci. - Tratta le attività di branding online e offline come separate
Poiché la rivoluzione del branding digitale ha seguito l’introduzione del personal branding, alcuni professionisti pensano di tenere queste due attività distinte.
È impossibile e controproducente tenere distinte attività online e offline. Tutto ciò che può essere legato a eventi ed esperienze offline possono dare lo spunto per contenuti online e viceversa.
Eliminando questi falsi miti, inizierai a raccogliere i veri frutti della costruzione del tuo Brand personale, offrendo reale valore a chi ti segue e intercettando le persone giuste per la tua attività.
Grazie Riccardo! ;-)
Grazie a te Giovanni!
Conferme, conferme e ancora conferme. Tutto quello che hai scritto lo sto cercando di realizzare e ogni giorno scopro che un tassello in più di tutto il sapere accumulato sta dando frutti. Anche LinkedIn può essere un “falso positivo”: ho tolto molte competenze, perché so che non sono veritiere, ma se le lascio, gli amici per bontà loro, le confermano alterando quello che davvero sono. Forse sbaglio, ma lo uso come cassa di risonanza per condividere i contenuti con la mia rete di amici che, a loro volta hanno un sacco di conoscenze che non stanno su altri social. E i contatti, o la curiosità di vedere il mio profilo c’è lo stesso.
Ormai Silva, hai materiale per poter scriverci un libro con le tue esperienze!
Hai scritto cose che condivido totalmente. Siamo talmente bombardati da messaggi di ogni tipo ed è facile farsi annebbiare la vista, andare a tentativi e perdere la bussola. Bello perciò avere, ogni tanto, un riepilogo sintetico e chiaro, che non dice “cosa fare per” ma piuttosto invita ad essere coerenti
Ne sono felice amico!