Secondo l’esperto di comunicazione persuasiva Jeffrey Gitomer sui Social Media al massimo “guadagniamo un’occhiata”. Vale a dire che le persone sono concentrate su di loro, hanno altre priorità e il massimo che ti possono concedere è un basso impegno intellettuale per qualche frazione di secondo.
Se le persone sono concentrate su di loro e si mettono al centro della comunicazione, per ottenere il massimo dei vantaggi, puoi sfruttare questa condizione e generare profitti, pagando di tasca tua il loro interessamento.
Ti presteranno attenzione se abbasserai il prezzo, regalerai loro qualcosa di rilevante con un alto valore percepito. Non si tratta di svenderti, ma di ottenere l’accesso alla loro considerazione.
Il prezzo è un elemento facile da comprendere, il valore al contrario è molto più profondo e richiede impegno. L’impegno non puoi farlo pagare ad un cliente senza dare nulla in cambio.
Il marketing consiste in questo: costruire una reale attenzione attraverso un graduale interesse in cui devi essere tu a condurre chi è interessato verso l’ottenimento di un suo tornaconto.
Vedo molti delusi dalla promozione a pagamento; hanno speso molti soldi e non hanno ottenuto nessun effetto. Questi marketer impazienti non hanno compreso di aver acquistato solo “occhiate” e non considerazione. L’attenzione si paga a parte, è un costo supplementare da sostenere cedendo un reale vantaggio a chi sbircia.
Pienamente d’accordo…molte aziende italiane bene o male stanno capendo che social non significa gratis e si lasciano sedurre dai numeri che compaiono sotto le loro sponsorizzate. Per il prossimo step di cui parli, credo che ci vorrà ancora del tempo
I numeri sono le uniche cose che comprendono, peccato che spesso siano metriche fasulle
Mitico Skande, concordo in pieno!
Valore, valore, valore, tutti i santi giorni.
È così che, di occhiata in sbirciatina, si conquista pian piano la stima, la considerazione, l’attenzione.
E poi, se non si genera un “rapporto” con chi ci segue, il rischio di autocelebrarsi è sempre in agguato.
Ti abbraccio, e non vedo l’ora di intervistare te e Rudy a Milano.
Grazie amica!
Direi non esaustivo, ma di più. Bravissimo