Questione di causa ed effetto.
Se sorridi, ti sorridono.
Se doni, vieni ricambiato.
Se spargi odio, vieni odiato.
Se hai uno stile, sei apprezzato da chi ha il tuo stesso stile.
Se cambi strada, cambi il panorama.
Come sei e quello che fai determinano ciò che ti accade.
Accade quindi che se le persone non sono disposte ad ascoltarti è perché stai cercando di imporre loro qualcosa che non interessa, qualcosa su cui hanno già un’opinione o che già conoscono. L’unico modo che hai per essere ascoltato è rispondere alle loro domande.
Poniti in condizione di vantaggio, diventa l’effetto.
La causa è una domanda, l’effetto è farti ascoltare.
Vero quanto è scritto ma a volte sembra che in ambiente di lavoro ti manchino di rispetto : entra un superiore tu vorresti salutare e quello ti ignora
Salutarlo è un tuo bisogno non un suo bisogno. Molti rispettano solo chi gli è utile. Fagli percepire che gli sei fondamentale e sarà lui a cercarti
Intanto fallo, Patrizia. Magari scopri che la maleducazione o l’indifferenza hanno dei confini.k
Grazie, mi hai fatta sentire considerata
Io non credo che dimostrargli quanto si vale cambi la situazione. Si tratta di cattiva educazione; ogni individuo merita rispetto anche se non ha un ruolo centrale nella tua attività, fa parte del team e va rispettato.. grazie alle persone che lavorano al di sotto, l’azienda va avanti, siano essi magazzinieri o dirigenti..
Su questo siamo d’accordo.
Il punto centrale nel caso di Patrizia è l’autostima. Le persone, il boss in questo caso, è un povero stupido, ma se la tua autostima è alta ridi della sua incapacità di avere relazioni alla pari con i colleghi ;)
Un capo che non ha dialogo franco e aperto con i sottoposti è un incapace, lo dico senza timore di smentita.
Appunto
Io da tanto non faccio le domande. Ascolto.
Poi mi chiedono: Non fai le domande?
Io: Se hai da raccontare lo farai. Se non hai da raccontare allora va bene cosi.
E aspetto che il capo saluta. I superiori veri si riconosce li.
Bravissima!
Articolo a dir poco sublime.
“Come sei e quello che fai determinano ciò che ti accade.”
Da applausi! Ed era proprio ciò che mi serviva leggere oggi!
Ne sono felice Silvia!
Un bellissimo post, semplice, sintetico e corto, che vale la pena di essere letto e meditato.
E’ da quando lo hai pubblicato che lo sto leggendo e rileggendo.
Dopo due atteggiamenti positivi, uno negativo.
Forse perché spargere amore, benevolenza, cose belle non ha un effetto immediato.
“L’unico modo che hai per essere ascoltato è rispondere alle loro domande.”
Santa verità! E se poi lo fai con competenza e passione, non solo lasci qualcosa di buono al tuo interlocutore,
ma ti ricarichi di energie positive.
Almeno, oggi a me è successo. Parlando ai ragazzi di quarta elementare.
I ragazzi poi sono straordinari e a loro non accade spesso che gli adulti gli dedichino attenzione
E sanno pure spiazzarti. Ma quando mi sento “competente” in materia, lascio volentieri la “zona di comfort” dell’incontro preparato, andando dietro alle loro richieste. Sono in assoluto gli incontri più belli e riusciti.
Grazie Riccardo!
Grazie a te Claudio!