Ho peccato di sarcasmo in passato, nelle risposte ai commenti pubblici o direttamente nei messaggi. Ogni tanto, in determinate situazioni, avrei ancora l’istinto di farlo, ma ho imparato a controllarmi. Il sarcasmo è una forma di ironia verbale che deride, ridicolizza o disprezza. Si esprime attraverso il tono di voce, le figure retoriche e comunica la noncuranza per le opinioni dell’altro. Spesso, chi lo pratica si maschera dietro la facciata dell’ironia, del gioco o dello scherzo. Quello che ho imparato nell’essere sarcastico in passato e soprattutto subendolo, nell’ultimo periodo, è che questa forma di interazione è molto più onesta di altre. Chi lo pratica ti dice chiaramente che ti disprezza, senza mezzi termini, tuttavia sa essere elegante o, più realisticamente, pensa di esserlo, nel farlo.
“Il sarcasmo è il rifugio dei deboli”, diceva Jean-Paul Sartre. Lo conferma John Haiman, un linguista del Malcalester College, che afferma:
“Chi usa il sarcasmo raramente scherza, le parole provengono da un luogo autentico, ma sono avvolte da una patina scherzosa per proteggersi. Essenzialmente, il sarcasmo è una tecnica di sopravvivenza per chi è insicuro. È collaudata per chi la utilizza, lo fa sentire forte e migliore e gli consente di esprimere il suo disappunto attraverso la rassicurante patina dell’ironia. È una tecnica da cui sarà in grado di difendersi meglio in caso di reazione dell’altro”.
Chi usa il sarcasmo “sonda il terreno”, cerca di comprendere fino a dove può spingersi e definisce il perimetro di sicurezza entro il quale può attaccarti, senza che le sue intenzioni vengano allo scoperto.
Chi usa il sarcasmo si sente migliore nel cercare di ridicolizzare l’altro e metterlo in difficoltà; il suo scopo è mostrare una abilità linguistica che punta a ridurre il successo di qualcuno che ha ottenuto un risultato, a ridicolizzare il più debole, a ribaltare una tesi o semplicemente a insinuare il dubbio nei confronti di una persona o di un’affermazione. Questo serve esclusivamente all’utilizzatore per ridurre la frustrazione o la paura di venire oscurato dal successo altrui.
Se ti accorgi di essere stato fatto oggetto di sarcasmo, le cose che puoi fare non sono molte. Sicuramente non puoi accusare l’altro perché è troppo semplice, per chi ha usato il sarcasmo, difendersi dicendo che scherzava e che se ti sei offeso è perché hai la “coda di paglia”. Con il rischio di metterti in ridicolo nei confronti di chi ti legge e rendendolo il vincitore del match. Non ritengo abbia senso nemmeno rispondere al sarcasmo con il sarcasmo, anzi te lo sconsiglio proprio. La cosa che ti consiglio di fare, invece, è togliere ogni dubbio chiedendo se sta scherzando o dice sul serio. Nel 99% dei casi la controparte dirà che è un simpatico scherzo e tutto dovrebbe chiudersi all’istante.
Rimane che il vero perdente di questa forma di ironia amara e pungente è proprio chi la usa, perché mostra tutta la sua solitudine, frustrazione e insicurezza e ha come unico balsamo il vedere incespicare la controparte. L’unico effetto che ottiene è farsi odiare e rendere sospettoso chi lo osserva muoversi con una personalità doppia e poco trasparente. Non è il genere di persona che ispira fiducia. È naturale che le persone diffidino delle capacità e della personalità di chi cerca continuamente di rendere ridicolo l’altro.
Se però vuoi far stare male, peggio di come sta già, uno che usa il suo sarcasmo contro di te non rispondergli, perché, come diceva Gilbert Keith Chesterton, “Il silenzio è la più intollerabile risposta alla vostra battuta mordente”.
Propongo di combattere il sarcasmo a colpi di autoironia!
L’autoironia è una forma di consapevolezza e di crescita interiore che hanno in pochi: i più intelligenti
Un riflessione impeccabile. E’ difficile trovare un punto debole. Il tutto è supportato da citazioni di studiosi e ricercatori che analizzano questo comportamento.
Grazie Mauro!
Il sarcasmo è sciocco basterebbe una ventata davvero forte e fuori dalla vita delle persone.
L’odio impuro si manifesta sotto forma di sarcasmo è debole nella verità.
Ho cercato spesso notizie sui soggetti che fanno del sarcasmo il proprio modus operandi , oggi trovo conferma al mio pensiero. Sono persone che soffrono ed avrebbero bisogno di aiuto, ma credono di essere sempre nel giusto. Che tristezza!
Sono io !!! Per la crescita esteriore purtroppo… ho perso le speranze. L’importante non è essere alti, ma essere all’altezza
L’ ironia è sempre utilizzata dalle persone che non conoscono l’argomento o le motivazioni dell’altro e trincerano la loro ignoranza sperando di apparire intelligenti. Di solito sono superficiali egoisti ed incapaci di comprendere le sensazioni, le emozioni ed i sentimenti del loro prossimo. Ovviamente c’è l’eccezione che conferma la regola. Di solito però sono solo degli idioti molto poco intelligenti.
Vorresti dire il sarcasmo.L’ironia è ben altra cosa.
Ciao
A casa mia comandava il sarcasmo.
Etimologicamente parlando.. Lacerazione della carne.
Purtroppo era una pratica di difesa , più che altro.
Io, da sempre alla ricerca di una identità,copiavo questo modo di fare,senza pensare alle conseguenze.
Poi, quando queste venivano a galla, mi sorprendevo molto.
Mi sono creata una immagine falsa, e poi non sono riuscita a tornare indietro,in molti casi
Brava! Il commento perfetto che conclude in modo impeccabile un articolo già di per sé straordinario.
Caro Riccardo,
la lunga esperienza in fatto di comunicazione ti ha portato ad esprimere questo giudizio sul sarcasmo.
Condivido ciò che scrivi, di certo denota insicurezza in chi lo usa spesso e spregio mascherato per la persona a cui è diretto. Ma non sempre, a volte denota il desiderio di stabilire un rapporto più amichevole.
Esempio: io ti seguo, ti stimo per la correttezza e serietà che metti sempre nel fare il tuo lavoro e tutte queste cose che insegni attraverso i corsi, blog, libri etc. le reputo importantissime per la crescita professionale e umana dei giovani. Ho una figlia, Martina Longo ed è un Toro, vuole raggiungere i suoi obiettivi da sola, cade spesso e non molla mai tutto quello che è solo una sua scelta. Per il suo compleanno, 30, avevo pensato di usare una stupida furbizia e regalarle una giornata con te e Rudy Bandiera a Ferrara. E’ chiaro che sono convinta di
quanto le sarebbe d’aiuto nella vita e nel lavoro conoscervi. Lei ha tutte le caratteristiche per fare bene.
Comunque il risultato della mia stupida scelta è stato il suo deciso rifiuto a quella esperienza ed all’ultimo momento.
Quindi ho imparato o meglio sto imparando a non invadere più di tanto la sua autonomia.
Condivido spesso i tuoi post su FB perché mi piacciono e magari fossi più giovane per sperimentare in prima persona… Qualche giorno addietro hai pubblicato un post, che rimandava al metodo, alla costanza, alla insistenza del perseverare, il segreto del successo.
Ho desiderato che Martina lo leggesse e così nel condividerlo ho fatto leva su qualcosa di leggero: l’Oroscopo.
E tu hai commentato chiedendo se ciò che affermavo l’avesse detto Paolo Fox.
Sai, per me non è facile raccontare queste cose, ma ho pensato che tu lo meritassi. A patto che eviti di fare la ramanzina a una mamma stupida. Un abbraccio digitale a te e Cecilia.
Giovanna, la mia voleva essere ironia. Il sarcasmo si distingue dallo scopo “malevolo”. Cito sempre Paolo Fox alle lezioni per far divertire le persone, con te ho evidentemente esagerato pensando che fossimo sulla stessa lunghezza d’onda.
Tuttavia questo tuo commento è BELLISSIMO, perché è la prova di quello che le persone avvertono dopo un commento sarcastico. Hai dato la dimostrazione scientifica di quello che intendevo.
Grazie e perdona la mia imponente stupidità <3
che figura dimmerda riccà
Gilbert Keith Chesterton, “Il silenzio è la più intollerabile risposta alla vostra battuta mordente”.
Stupendo Caro Riccardo!
Grazie sempre.
Da sempre mi attengo alla massima chestertoniana. Con ottimi risultati dire, visto che chi mi conosce il sarcasmo con me smette rapidamente di usarlo. Personalmente non uso essere sarcastico. Preferisco dire la verità. Il che non mi rende certo popolare, ma la cosa nulla mi importa.
Per avere lumi da un competente, leggetevi: “L’arte di ottenere ragione” di A. Schopenhauer
Io uso il sarcasmo sulle persone che sono aggressive su di me, perché so che in certi contesti sociali o per certe categorizzazione non posso rispondere urlando.Il mio atteggiamento è stato definito passivo-aggressivo ma oggi è utile con chi ci tratta poco bene e lo esplica.Deridendolo riesco a proteggermi un pochino piuttosto che stare zitta .
Invece odio chi usa il sarcasmo su di me perché prova un’attrazione fisica. Ci sono persone che hanno usato il loro disprezzo su di me e lo hanno ritenuto normale. C’era una persona che non riuscivo mai a raggiungere perché avvertivo che mi disprezzava. Per lui era tutto uno scherzo,ma immaginate una donna che si sente dire cessa o zoccola o stupida ,ritardata davanti a una sarmagli di gente che ride e prende tutto per scherzo mentre tu,che sei semplicemente una normale persona che sta uscendo ti trovi davanti queste persone che ti trattano così male solo perché non hanno chi gliela dia.
Il mio peggiore incubo mi accadde con un uomo che speravo che un giorno si svegliasse e cercasse di provare a conoscermi dato che si impegnava tanto,e invece lasciandolo perdere senza dare alcuna risposta o sguardo a tale individuo gli procuravo delle giustificazioni assurde sul perché non ci provasse sul serio con me ai suoi amici. Giustificazioni da gay , scusate il termine.
Orrendo è vedere che a forza di parlarci mi ero un po’ infatuata più di prima e ho dovuto forzare la mia mente a cercare altrove
Orrendo vedere che dopo di lui compare un “simile” che è riuscito a rispettarli, ascoltare, quando non c’era quasi nessuno e a ricominciare perché geloso di un mio amico o perché aveva la sua cerchia sociale.
Questo tipo di persone amano starmi tra i piedi .Ma dicono sempre che sono una stupida perché non capisco la loro brillante ironia(è sarcasmo pure questo?). E io me ne vado sperando di trovare un po’ di decenza in qualcun altro.
Buonasera, io conosco una persona che fortunata incontro quasi per caso ogni 4 o 5 anni max sul lavoro ma che in passato vedevo più spesso. Quando mi vede utilizza sempre la stessa battuta come per cercare di dimostrare una caratteristica o un limite che in realtà ritengo di non avere e cerca di ridicolizzarmi. A me sembra al limite del patologico e la mia reazione è sempre stata quella di ignorarlo totalmente (come se non esistesse neanche). Cosa ne pensate di tutto ciò?
Grazie!
Potrebbe essere una persona senza fantasia o terribilmente stupida. Quindi hai il tempo per trovare una risposta efficace eh! :D
Ottimo post
Buonasera, io conosco molte persone anche vicino a me che utilizzano il sarcasmo come un gioco o uno scherzo, e spesso per far ridere gli altri però a volte giocando su categorie più deboli.
Come si potrebbe interpretare? Positivamente o negativamente?
Buonasera Riccardo, come rispondi a coloro che fanno del sarcasmo con frasi tipo “si vede chi ha tanto tempo…” oppure “hai proprio tanto lavoro oggi….” oppure “io lavoro!….”
Questa è facile: “Certo, so ottimizzare il mio tempo in modo da avere tanti momenti di relax” :D
e a che si loda di quanto lavora?… ;-) cosa risponderesti?
Ahh quelli li lasciamo dire Raul ;)
Grazie Riccardo
Un’altra situazione particolare è quando ti viene rimproverata una tua mancanza di sei mesi prima in risposta ad un tuo appunto di adesso ….
Che risate però leggere questo articolo!Grazie
Allora sicuramente sarai ricco per quanto duramente lavori… Perché se lavori moltissimo per restare povero evidentemente c’è qualcosa che non va
Non funziona per tutti in modo uguale. Non c’e un unica formula per chi usa il sarcasmo. Nel mio caso uso il sarcasmo per sdrammatizzare una situazione difficile dove invece di tirare un ceffone a qualcuno che se lo merita, gli tiro del sarcasmo, almeno cosi mi diverto, invece di incassare rabbia per colpa altrui.