Uno dei grandi meriti attribuibili ai Social Network è aver reso evidente, anche agli scettici, l’enorme articolazione dei gusti, degli stili e dei bisogni delle persone. Al contrario di quello che accadeva nelle agenzie pubblicitarie degli anni ’50, oggi non si ragiona più per segmenti di mercato. Le divisioni socio-demografiche (età, reddito, occupazione, ecc.) o le psicografiche (stile, classe sociale, ecc.) hanno ceduto il passo al mix di elementi che caratterizzano la singola persona.
Oggi nel B2B e nelle attività di promozione personale, si lavora su numeri “ristretti”. Si comunica e si tessono relazioni con chi è effettivamente interessato a noi, chi ci stima e ci segue, e su chi è disposto a fidarsi della nostra parola e competenza.
Kevin Kelly nel suo profetico post “1,000 True Fans” (anno 2008), racconta ciò che è più un’evidenza matematica che una tecnica di marketing. Bastano 1.000 entusiasti di te, dei tuoi prodotti o servizi, per fornirti una rendita annuale con cui vivere e prosperare. Ci sono migliaia di esempi che si possono fare: un ristorante che ha 1.000 affezionati clienti che lo visitano almeno una volta ogni tre mesi, un medico dentista con 1.000 clienti a cui fare la pulizia annuale oppure un blogger che abbia 1.000 veri fan che, oltre a sostenerlo e condividerlo, acquistino almeno una volta all’anno un webinar, un libro o un corso la cui somma abbia il valore minimo di 100 euro.
Come dice Kevin, mille non è un numero assoluto. In base a ciò che si vende, potrebbe ridursi a 500 o aumentare a 2.000, tuttavia ti insegna che non hai bisogno di decine di migliaia di follower, veri o presunti che siano, ma di pochi e convinti collegamenti.
“Le grandi aziende, gli intermediari, i produttori commerciali, sono tutti sotto-attrezzati e non adatti a connettersi con questi mille veri fan. Sono istituzionalmente incapaci di trovare e soddisfare questo difficile pubblico e i consumatori di nicchia. Ciò significa che la ‘coda lunga’ delle opportunità è aperta a te (…) gli strumenti per la connessione continuano a migliorare, incluse le recenti innovazioni nei social media. Non è mai stato così facile raccogliere 1.000 veri fan attorno a un interlocutore, e non è mai stato così facile tenerli vicini.”
Sono poche persone che potrai curare nei minimi particolari, dagli auguri di compleanno al messaggio privato, dal piccolo regalo al contenuto esclusivo. Se ne curi tre al giorno puoi curarli tutti nel giro di un anno. Fai sentire la tua vicinanza e fai percepire che il tuo obiettivo è aiutarli ed essere sempre presente per loro. Sono attenzioni che non passano inosservate e di fronte alle quali non avrai concorrenza.
“1.000 veri fan sono una via alternativa. Invece di cercare di raggiungere i picchi improbabili di successo e mirare allo status di celebrità, puoi mirare alla connessione diretta con migliaia di veri fan. Sulla tua strada, non importa la quantità di follower che riuscirai ad ottenere; non sarai circondato da un seguito inconsistente, ma da un vero e sincero apprezzamento. È un destino molto più sano in cui sperare. E tu hai molte più probabilità di ottenerlo davvero”.
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