La nuova piattaforma apre agli Hashtag e dichiara guerra alla concezione di LinkedIn come ad un deposito di curricula inerti. Gli hashtag non sono una novità. Erano apparsi già nel 2013, poi scomparsi e riapparsi sulla app a settembre 2016. Questa volta sembra che siano tornati per rimanere. Chi sta utilizzando in queste ore la nuova newsfeed, ha certamente notato che le parole precedute dal “cancelletto” sono diventate di colore blu, come fossero link. Cliccando queste etichette, otteniamo una lista di contenuti inerenti alla parola chiave visualizzata. Nel momento in cui scrivo non è ancora possibile fare ricerche di contenuti attraverso il motore di ricerca interno, ma a quanto pare, dovrebbe essere una possibilità che verrà data nelle prossime settimane.
Come fare una ricerca di contenuti attraverso l’hashtag
Il motore di ricerca interno è decisamente migliorato in chiarezza. Esattamente come prima, permette di impostare una ricerca per ambiti, ad esempio offerte di lavoro, persone, aziende, gruppi ecc. Ora, con un semplice “trucco”, è possibile ricercare contenuti etichettati con gli hashtag. Come vedete indicato sotto, basta sostituire nella barra degli indirizzi (URL) la parola “index” con “content” e, magicamente, appaiono risultati di contenuti etichettati con la parola chiave che avete precedentemente immesso nella ricerca.
Se come me utilizzate LinkedIn in lingua inglese (cosa che consiglio vivamente), non avete bisogno di questo espediente, perché c’è una apposita tab nella ricerca denominata “Posts”. Immagino che la funzionalità sarà presto esportata anche su altre lingue.
I primi risultati sono di persone collegate con noi e, a seguire, utenti di qualsiasi nazione e lingua. Potrebbe diventare un ottimo sostituto di Twitter se cominciassimo tutti ad inserire tag nei nostri contenuti.
Dopo anni di immobilismo sembra che Microsoft abbia dato una spinta innovativa notevole al social network professionale, anche se non si contano gli errori e i bug presenti nella piattaforma dovuti alla trasformazione. Presto si dovranno riscrivere i libri che parlano di LinkedIn alla luce di questi cambiamenti radicali.
Lo spiego nel video sotto occupando un minuto del vostro tempo: