Capisco che a molti possa sembrare incredibile, eppure c’è tanta gente che vorrebbe postare su blog o sui social ma si sente inadeguata o è terrorizzata dalle possibili conseguenze. Ricevo molti messaggi e altrettante mail da persone che hanno queste paure; finalmente ho trovato un post che analizza i cinque maggiori sintomi di questo disagio. Un giorno analizzeremo anche quelli che postano troppo e a sproposito, perché, come avete notato, ci sono anche questi.
Paura di pubblicare: i cinque segnali
Thomas Oppong ha analizzato i 5 segnali che “ingabbiano” la creatività, immobilizzandola con la paura. La creatività non è per i paurosi, per quelli che pensano che qualcosa possa andare storto o che si sentono inadeguati. La presa di coscienza per chiunque voglia pubblicare qualcosa di energico sul blog, su YouTube o sui social network è che si deve uscire allo scoperto, rendendosi attaccabili e criticabili.
- Paura di non avere talento
La creatività è un muscolo che va allenato tutti i giorni. Non ci si deve aspettare di vedere risultati apprezzabili dopo qualche post. Servono curiosità, fiducia e pazienza per migliorare ogni giorno. - Paura di aver esaurito le idee
Le idee non si esauriscono. Se si sollecita il cervello rimanendo attenti a quello che ci circonda, gli stimoli non mancheranno. - Paura di essere criticato
La critica è inevitabile, specialmente se si fa qualcosa di originale o controverso. La critica è anche una metrica che il post ha avuto successo, perché arriva solo se ha un pubblico. Le critiche servono anche a migliorarsi e a comprendere di più il proprio pubblico e aiutano a coinvolgere anche persone che, diversamente, non sarebbero intervenute. - Paura di avere idee scontate
Certo, lo sono quasi sempre. Se cercassi l’idea assolutamente originale, potresti fare un post ogni due anni. Le persone hanno desiderio di conoscere il tuo parere, magari conoscono già abbastanza bene l’argomento che tratti, ma a loro interessa come la pensi e come affronti il problema. - Paura che qualcuno l’abbia detto meglio di te
È molto probabile che qualcuno abbia già raccontato bene la stessa cosa. È plausibile che il tuo post non venga letto dalle stesse persone e, se anche fosse, non è una gara a chi la racconta meglio. L’impegno è di trasferire informazioni ed emozioni. La tecnica verrà con il tempo.
Thomas ha isolato queste cinque paure che immobilizzano molti, ma non ha fornito una soluzione. La soluzione cerco di fornirla io, raccontando di aver combattuto con almeno tre di queste paure e di aver capito che sono affrontabili.
Come accade spesso, quello che non conosciamo ci sembra un ostacolo insormontabile. In realtà, basta fare qualche passo verso il problema perché questo si smonti. La creatività si nutre di fiducia e di nervi distesi. Ho notato in questi anni che devo evitare di creare contenuti se non sono perfettamente rilassato. Non si può creare buon testo o un video pregevole se si ha fretta o paura.
Una volta trovata la calma interiore si deve trovare la gioia di condividere e di entrare in sintonia con gli altri, donando tempo e informazioni. Il modo migliore per mostrare agli altri che esistete è che sapete il fatto vostro.